Una delle cose che gli italiani non fanno meccanimente è quello legato all'uso dell'orologio, ponendosi sempre la domanda: "avanti o indietro". E li a chiedere alla rete e all'informazione, che puntualmente arriva: domenica 25, ultima domenica di Marzo si mette un ora in avanti. E la giornata corre più veloce che mai, portando luce in più, più vita all'area aperta, più tutto, almeno per 60 minuti. Gli avversari dell'ora legale sono per lo più salutisti e non ecologisti, insomma più che all'energia del sole si guarda a quella del metabolismo umano. Con l'aggiunta, se volete, del solito politichese che non guasta mai, se preso a piccole dosi.
Ma la questione la dobbiamo sempre mettere sul piano dei risparmi energetici, difatti in una nota Terna afferma che tale risparmio corrisponde al fabbisogno annuo medio di circa 200 mila famiglie. In termini economici, considerando che un kilowattora costa in media al cliente finale circa 16,21 centesimi di euro al netto delle imposte, la stima del risparmio economico relativo all'ora legale per il 2015 e' pari a circa 90 milioni di euro. Se si dovesse dimostrare nel tempo, e ci vorranno molti studi a tal riguardo, che i danni alla salute sono maggiori, allora il sole e il suo lento scorrere nel tempo eliminerà ogni concorrenza.
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