Un vero passo in avanti, un’opportunità che riduce il contatto fisico tra poliziotto e aggressore, analogamente all’utilizzo dello spray al peperoncino, già testato dagli operatori, che allo stesso modo, permette di calibrare l’uso della forza, spesso oggetto di propaganda antipolizia nel nostro paese». (Qui informazioni sulla pistola taser ndr http://www.earmi.it/armi/taser.htm)
«L’utilizzo della pistola taser – aggiunge a tal proposito Paoloni – è fondamentale perché permette agli operatori di difendersi in casi di estremo pericolo, in condizioni di sicurezza maggiori evitando dunque, un contatto molto diretto con il criminale rendendolo inoffensivo allo stesso tempo».
La polizia per il momento avrà in dotazione 30 teser che saranno assegnati in diverse città d’Italia per un periodo di prova di tre mesi. Gli apparecchi saranno messi a disposizione degli uomini delle volanti, i quali prima dovranno seguire un percorso di adeguata formazione nel rispetto di un disciplinare approvato dal Ministero della Sanità.
Ci auguriamo – prosegue - non faccia la stessa fine della sperimentazione delle body-cam e delle telecamere all’interno delle auto di servizio, proposta per la quale il Sap è da sempre in prima linea, in prova dal 2015 e ancora non in attuazione. Tra l’altro, la nostra Amministrazione è decisamente in ritardo sul tema, rispetto alle Forze di Polizia del resto d’Europa».
Solo durante lo scorso anno, sono stati oltre 6000 gli agenti operativi su strada, rimasti feriti durante l’espletamento del proprio servizio e, la maggior parte, a causa di aggressioni o scontri diretti con i criminali.
«Ci aspettiamo e ci auguriamo – conclude Paoloni – che sia una sperimentazione celere dall’esito sperato, ovvero la pistola taser in dotazione a tutto il personale quanto prima».
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