ANNO XVIII Dicembre 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Domenica, 25 Marzo 2018 09:04

Ulisse: e la scoperta?

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Ieri sera mi sono alzato dal letto, ho aperto la tv, ho cliccato a caso ed ho trovato lo spettacolo della vicenda di Alessandro Magno narrato dal comunicatore-archeologo Alberto Angela, in piena contraddizione col ‘piacere della scoperta’ promesso dal titolo del programma ‘Ulisse: il piacere della scoperta’.

Intendiamoci: è stato godibile questo esercizio di comunicazione, che ha esibito la potenza del mezzo televisivo e la preparazione dei tecnici; abbiamo apprezzato l’impresa epocale del condottiero macedone arrivato ai confini del mondo conosciuto mischiando immagini filmiche nella narrazione dei tratti essenziali ben storicizzati dell’impresa. Bella, soprattutto, la sua resa all’ammutinamento montante dei suoi uomini, stanchi dopo tre mesi di battaglie e pericoli, e la rinuncia ad andar oltre. Questo è bene.

È un peccato, però, che l’ardimento di Alessandro e la curiosità dantesca di Ulisse non hanno pari nel racconto di fatti avvenuti attorno al 230 a.C.. Questi potrebbero venir inseriti in un contesto con paleonimi (nomi antichi) riconosciuti col loro significato dopo 2200 anni.

Hindu Kush[1], Gaugamela[2], Idaspe[3] (l’ultima battaglia, vinta contro anche 50 elefanti), Susa, Babilonia…sono stati citati in modo alieno dall’archeologia del linguaggio.

Ci saranno degli spettatori interessati a scoprire, ad esempio, che il termine indicativo dell’ultima battaglia vinta nel 326 contro il re indiano Poro [‘sacroru pozzopu] ida spe incontra i grafi zumeri ida pesh, ‘fiume utero’ via lettura circolare zumero.

Vedo adesso pesh = gir, che illustra ‘lingua’, eme gir, composta ‘uterogir linguaeme’:

ida2, id2, i7

   river, main canal; watercourse; an adjective for soil at the canal (ed2, ‘to issue’, + a , ‘water’)[4].

 

pesh [GIR]

n., womb; soft heart/kernel; palm frond; three (cf., bis –GIR 3rd person inanimate possessive suffix + terminative (bi - + se)[5].

pesh (7)

child; son; young (1+3 years old) calf[6].

La grandissima battaglia vinta contro l’esercito molto più numeroso, ma meno compatto e mal condotto di Dario III a Gauga.mela narra ga-uga- el-am ‘-porta a-ga –raccolto sopraffino-uga nell’elam [‘che venga il divino].

La catena montuosa dell’Hindu Kush propone una discussione di breve periodo:

Hindu Kush

In questa fotografia da satellite l'Hindu Kush si trova in basso a sinistra

Continente Asia
Stati  Afghanistan
 Pakistan
Catena principale Himalaya
Cima più elevata Tirich Mir (7.690 m s.l.m.)

L'Hindu Kush, o Hindū Kūsh, o Hindukush (in persiano: هندوکش), chiamato storicamente Paropamiso[1] (AFI/paroˈpamizo/) o Parapamiso (/paraˈpamizo/)[2], è una catena montuosa dell'Afghanistan e della Provincia della frontiera del nord-ovest e delle Aree tribali del Pakistan. È la propaggine occidentale delle catene del Pamir, del Karakorum e dell'Himalaya.

Indice

Nomenclatura[modifica | modifica wikitesto]

Il nome Hindu Kush è solitamente applicato all'intera catena che separa i bacini del Kabul e dell'Helmand da quello dell'Amu Darya(l'antico Oxus), o più specificamente, a quella parte della catena a nord-ovest di Kabul che venne chiamata il Caucaso (indiano) dagli storici al seguito di Alessandro Magno. Veniva chiamata dai greci anche Paropamiso.

L'origine del termine Hindu Kush (e se questo si traduca in "uccisore di hindu") è motivo di discussione. Il primo uso noto del nome venne fatto dal famoso viaggiatore berbero musulmano Ibn Battūta (circa 1334), che scrisse: «Un'altra ragione per la nostra sosta fu la paura della neve, perché sulla strada si trova una montagna chiamata Hindūkūsh, che significa "Assassino di hindu", poiché i ragazzi e ragazze schiavi che vengono portati dall'Hind (India) vi muoiono in grande numero come conseguenza del freddo estremo e della quantità di neve.»

La novità che propongo di indagare sta nel lungo periodo. Kush in zumero ha una pluralità di significati, che la civiltà di Kish ha lasciato.

La città zumera Kish[7], a 12 km da Babilonia [bab.il, ‘porta di Dio’ in antico], ‘-vita/morte-sh Terraki- segnala che la pronuncia antica di tipo francese della u era iu, mascherava la i.

Dunque, kush e kish possono equivalere. Poi, hin.du8 narrerebbe: diu + fusione corrente = ‘divinità entrante’. Vi propongo con cautela questa etimologia discutibilissima.

Non va bene, però, banalizzare il piacere della scoperta con cose trite e ritrite.

 


[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Hindu_Kush

[2] https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Gaugamela

[3] https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_dell%27Idaspe

[4]John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 120.

[5]John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 217.

[6]John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 217.

[7]https://it.wikipedia.org/wiki/Kish

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