ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Mercoledì, 28 Marzo 2018 07:55

Che bella l'Italia che si stringe attorno a Frizzi

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Oggi, alle 12, in Piazza del Popolo, nella chiesa che raccoglie la devozione degli artisti, ci saranno i funerali di Fabrizio Frizzi, questo personaggio televisivo amato dagli italiani, che ieri in 10000 hanno salutato nella camera ardente aperta in Viale Mazzini, la sede della Rai; un tributo da principe, quasi fosse un capo dello Stato, per un semplice servitore del servizio pubblico televisivo.

Quest'unanimità di cordoglio nasce anche da una speciale collocazione che, alla fine di una bella carriera televisiva, gli offrì Carlo Conti, quelle quattro stagioni dell'eredità che, con quell'appuntamento giornaliero, all'ora di cena, ha riportato il Frizzi nazionale nel preserale delle case degli italiani.

Che hanno ripreso l'afflato con un personaggio che ricordavano, per le stagioni di Miss Italia, per gli appuntamenti settimanali di 'Scommettiamo che', e per tante e tante trasmissioni di una televisione garbata che in molti dicono che non ci sia più, tranne rare eccezioni.

E' questo che ci piace evidenziare, non i retroscena della malattia, su cui si sofferma un giornalismo gossiparo di infimo ordine, sapendo che nella salute occorre sempre un pizzico di fortuna per sopravvivere. E anche per il rispetto della persona che ha tenuto per sè i risvolti della malattia volendo da solo combattere una situazione difficile.

Ci va di parlare di questo ritorno negli ultimissimi anni, dopo lo smacco del 2002, dopo l'ultima serata di Miss Italia, quando il direttore Fabrizio Del Noce dichiarò di essersi annoiato durante la manifestazione; Frizzi non gradì la cosa e così decise di abbandonare la RAI a dicembre dello stesso anno. Poi il ritorno in Rai, dopo una breve parentesi su Mediaset, nei programmi mattutini, per due anni, poi altre sporadiche presenze, una partecipazione nel 2005 alla prima edizione di Ballando sotto le stelle, poi altre presenze mattutine su Rai 3, e tanto altro. Ma sempre con il senso di una ripartenza dal basso, un rimettersi in gioco fino a sconfinare nel lancio di cose nuove, come quando dall'11 giugno 2007 al 16 settembre 2007, sempre su Rai 1, condusse il gioco a premi Soliti ignoti - Identità nascoste subito dopo il TG1, che ottenne un grande successo di ascolti. Lo stile di una grande professionalità che raggiunge sempre grandi obiettivi.

Poi testimonial di Telethon per undici anni, presentazioni di premi letterari, poi un crescendo fino al ritorno di Miss Italia, Tale e quale show e L'eredità. Per quest'ultimo e del ruolo amichevole di Carlo Conti si è già detto. Di Fabrizio Frizzi mancherà quella garbatezza che raramente si vede ancora in una televisione urlata, spesso col tono da imbonitore, e la grande partecipazione degli italiani al suo funerale ne è testimonianza. Di questo monito facciamo tesoro per tutto quello che riguarda il futuro del Bel Paese e non solo del servizio pubblico televisivo.


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