Abbiamo visto: in incipit[1]
Bene (fam.) be’ [lat. bene, da bonus, di etim. Incerta avv. (tronc. in ben avv. forma tronca di bene [2]).
Ieri:
Bene : bien [fr. < bi.en, ‘proprio bi (del) Signore’][3].
Oggi, ho esaminato l’esatta citazione dagli Atti degli apostoli tratta da Atti 2 [elaborata diversamente nel vangelo proposto nella santa messa odierna].
Siamo nella Pentecoste. Gli apostoli sono tornati ad essere in dodici con l’inserimento di Mattia nel posto lasciato libero da Giuda in seguito alla divinazione che la Chiesa non ha decifrato ancora, descritta in Atti, 1, 21-26.
Perché la sorte preferì Mattia in vece del trinominato Giuseppe detto Barsabba, che era soprannominato Giusto?
Sembra che duemila anni siano scorsi invano! La divinazione fatta dalla Chiesa per sapere chi meritava di ricoprire il posto assegnato da Gesù ha ricevuto un’interpretazione liberale da Benedetto XVI, Gli apostoli, Città del Vaticano, L.E.V., 2008: 166-167:
A conclusione, vogliamo anche ricordare colui che dopo la Pasqua venne eletto al posto del traditore. Nella Chiesa di Gerusalemme furono due a essere proposti dalla comunità e poi tirati a sorte: “Giuseppe detto Barsabba, soprannominato Giusto, e Mattia (At 1,23). Proprio quest’ultimo fu il prescelto, così che fu associato agli undici Apostoli” (At 1, 26). Di lui non sappiamo altro, se non che anch’egli era stato testimone di tutta la vicenda terrena di Gesù (Cfr., At 1, 21-22), rimanendo a Lui fedele fino in fondo. Alla grandezza di questa sua fedeltà si aggiunse poi la chiamata divina a prendere il posto di Giuda quasi compensando il suo tradimento. Ricaviamo da qui un’ultima lezione: anche se nella Chiesa non mancano cristiani indegni e traditori, spetta a ciascuno di noi controbilanciare il male da essi compiuto con la nostra limpida testimonianza a Gesù Cristo, nostro Signore e Salvatore.
Io riconosco al papa emerito di testimoniare con fedeltà Gesù Cristo avendo dato una prova straordinaria di distacco dal potere cinque anni fa con le dimissioni. Tuttavia il teologo che è in lui dà una lettura liberale che a me non dice nulla.
Dio trino si è espresso in modo ecumenico sul tradimento:
-Voi, umani, rifiutate di riconoscere il Figlio di Dio?: io, che sono Colui che sono, AMU in zumero[4], preferisco Mattia perché è il simmetrico esatto di Tiamat, la divinità mesopotamica che praticava la vendetta nel rinnovamento del mondo.
Io sono l’amore: AMU.re, ‘camminore (di) AMU’.
Quelli che praticano l’amore di Dio non sono ebbri, da eb.bir:
eb
(cf., ib [ib, eb corner, angle, nook (recte: cielo, da ub di teshub, ‘incontrate lunash cieloub)[5]] [comprova ib.la, antico nome di Ebla, che diede il nome Iblei ai monti siciliani: ‘fuocoib va oltrela][6]
bir
n., destruction (cf., ellag2) (ba, ‘to divide’, + ir10, re7, ‘to stir, mix’) [BIR archaic frequency:].
v., to scatter, mix; to wretch; to murder.[7]
bir (2, 4)
n., mistiness (of the eyes) (ba, ‘inanimate conjugation’, + er2, ir2, ‘to weep’ and ur5, ‘to smell’, with possibly a hidden meaning of to dry for Vr or ara4 as also seen in dur2).
v., to sniff, wrinkle one’s noose; to dry up, shrivel up.
adj., flaccid, shriveled up (said of a penis). [8]
Ebbri sarebbe, dunque: confusione del cielo, se non, addirittura distruzione del cielo [vel ateismo].
Al singolare lo Spirito mi suggerisce di analizzare anche ebbro negli aspetti:
e
n., speaking; prayer (cf., eg2).
v., to speak, say (suppletion class verb: e = sing. maru; plural hamtu form, dug4, also di); to do (as auxiliary verb preceded by a noun) (cf., eg2).
Inter., a vocal expression: Hey! O!; Alas!; Eh, Ah[9].
buru2, bur(2)
n., burin; thread; envelope, container; a palm product [BUR2 archaic frequency].
v., to open, loosen, free; to spread out (a garment); to dissolve; to break (a spell); to interpret (a dream); to release, put at someone’s disposal; to dispose of; to pay (with –ta-); to knap, flake off (flint); to tear out; to dispoil (reduplication class; cf., bar, bur12) (cf., bar and bara3 for similar semantics)[10].
Eb.bur sarebbe ‘fuocoeb/ib (nel) contenitorebur’.
Addirittura, Horeb, altro nome del secondo monte di Egitto (Sinai), si può leggere da Ebhur, ‘fuocoeb baseur da Aldilàh’.
Lo Spirito soffia ancora!
[1] www.agoramagazine.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=24474:bene-etetimo&Itemid=713
[2] Lo Zingarelli 2018.
[3] http://www.agoramagazine.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=24556:buono-apparente-ccado-il-buono-risorto&Itemid=713
[4] http://www.tellusfolio.it/index.php?prec=%2Findex.php%3Flev%3D153&cmd=v&id=21361
[5] Halloran: 119.
[6] Halloran: 58.
[7]John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 33.
[8]John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 33.
[9]John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 53.
[10] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 36.