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Martedì, 17 Aprile 2018 18:07

Il benessere del mangiare il pane della vita

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Mangiare il pane. Gesù rispose: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete.[1]» 

Le mie gozzoviglie di quarant’anni fa[2] erano nel mangiare e bere vino senza ritegno.

Col mio amico fornaio Beby Faraon (che Dio lo tenga con sé per la sua bontà[3]) in fine noto imprenditore produttore delle sfogliatine Faraon.

Parlo di bontà umana, naturalmente, perché Beby è il monumento all’amicizia, pari a Bilgamesh[4], andato da vivo agli inferi in cerca dell’amico Enkidu. Chiedete di lui a Paolo e Roberto, che tengono bene tutt’oggi il ristorante Hostaria di via Caprera. Vi diranno di una saga dell’amicizia senza riposo, senza se e senza ma. Domenica sono stato insieme a loro, juventini come me[5].

Io non mangio più pane per prevenire il diabete (cui sono familistico) e tengo il vino per amicizia[6]; non vado più al Vin-Italy, in corso[7]: ho saputo che siamo diventati primi nel mondo come produttori mettendo i francesi più indietro: bien, ‘proprio del signore dio della città’ in zumero. L’Italia ha imparato a ber bene e moderatamente.

Da archeologo del linguaggio, io vi propongo i fondamenti linguistici dell’archeologia del linguaggio[8] col pane, e col vino [u.in.u = ‘tutto-corrente-tutto’].

Giunto al capitolo 6° [ zum. Ash, Uno d’origine] vi do il significato prioritario di eme gir: rigiro del me: me è la parola creativa in potere delle prime sette divinità: pronunciata è me.lam.mu[9]: d’incanto fa essere il nome pronunciato nell’entità nominata. Pane fu:

  1. ß-> an.pa

PA.AN

(cf., billuda)[10].

Il rinvio a billuda propone: bil = bi.Il, ‘proprio di Dio’, lu, ‘soggetto’, da, ‘immagine’.

Billuda è ‘immagine del soggetto proprio di Dio’, pa.an, ‘territorio del cielo’. Dio diventa amico, ma resta padrone dun della morte e della vita.

La chiave di lettura, fonetica pan (pa-an) viene proposta rovesciata:

an-pa

zenith (‘sky’ + ‘branch of a dial?’ vel ‘territorio del’)[11].

Lo zenit del cielo rovesciato dovrebbe proporre la lettura circolare del zumero. Ed è il classico notorio dio pagano Pan (Pan l’eterno che nell’erme alture e nei pian solingo va, il dissidio, o mortal, delle tue cure nella diva armonia sommergerà). Poiche’ zumero e = cuore/casa, pan.e è ‘cuore/casa di pan’.

Vi propongo i pezzi separati per non confondervi in tutti i giri:

an

n., sky, heaven; the god An; grain ear/date spadix (cf., a2-an) (‘water’ + ‘high’) [AN archaic frequency].

v., to be high.

adj., high; tall.

prep., in front [12].

(gish)pa

   leaf, bud, sprout; branch; wing; feather.[13]

 

ba

n., share, portion; rations, wages [BA archaic frequency].

v., to give; to divide, apportion, share, distribute, split, alliot; to pay; to extract (interchanges with bar)[14].

ba è il pezzo, tag, fondamentale = anima. Ab-ba, padre, è giro di ba.

Certo, ba è una porzione del tutto, ed il tutto viene vestito, da un corpo, ad esempio, per stare alla nomenclatura cristiana.

Adesso, a 70 anni, la fame e la sete sono moderate, ma non estinte.

A mezzogiorno verrà Marilena. Andremo da Giovanna a pranzare col suo pasticcio di spinaci. Venerdì santo, Giovanna non venne con noi, per ragioni religiose, a cena in Colle Umberto, dove una splendida coppia che si vuol bene, ci ha deliziato con una crema di patate e con polenta e spezzatino. Dunque, siamo umani. Sappiamo stare insieme.

Questo è il motivo principale che ha fatto venire quaggiù nostro Signore: state bene insieme. Amarci addirittura.

La camminata dell’orefice.

Oggi, ho ripreso a camminare, dalle 8,40 alle 9,45: Soffratta-Pove (dove ho trovato esaurita la prima edizione vaticana di Gaudete et Exultate, a 5 euro; finito l’embargo viene distribuita a 1,5 euro da più case laiche)- castello del vescovo- scollinamento ed incontro con l’orefice, classe ’47, col cagnolito, artigliere da montagna, portatore dell’obice (130 chili), fiaccato dall’ernia, seduto al sole. Abbiamo conversato benignamente per un quarto d’ora, e ci siamo salutati serenamente d’accordo.

Orefice, aurifice, < ur11-a-hi-iz-e[15].

Ho proseguito, sono sceso a Salsa (delle acque salutari), ho attraversato il ghetto ebraico per via Beniamino Labbi. Qua ho riflettuto sia sul patronimico ebr. Lab-bi sia sull’evidente zumero la-ba-ab-bi. Sembra labile la connessione. Invece, la meditazione fa emergere:

nu

image, likeness, picture, figurine, statue [NU archaic frequency] [16].

 

la

abundance, luxury, wealth; youthful freshness and beauty; bliss, happiness; wish, desire [LA archaic frequency][17].

la2

to penetrate, pierce, force a way into (in order to see); to accuse, denounce; to show, reveal; to know; to look after; to have a beard (cf., also, lal [to be high, esser alto][18].

la-ba-

the negative modal prefix (normally NU [immagine nds]) + the conjugation prefix ba (example: la-ba-ra-sa10, ‘I did not sell it’; la-ba-ra-sa10-an, ‘(my mother/father) did not sell me’) [dovrebbe indurre il lettore, almeno, a riconoscere la lettura del giro la-ab-ba con un lab evidenziato!][19].

Lab emerge come pezzo simile a:

lag, laka, lak [SID]

piece; lump, gob; clod; block, counterweight block of the shadouf; bulk size, collected mass; eczema (abundance + round)[20].

lab-bi = proprio del pezzo penetrante.

Be.ni-am-inu, se –in-u, ‘correntein tuttou, se –in nu, ‘no/negativo’, -am- ‘che venga’, -in- corrente, be, ‘che apre’. ‘apre alla corrente che venga tutto’: coerente col figlio più piccolo di Giacobbe, Beniamino, capo della tribù di Beniamino.

 


[1] Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 6,30-35. 
In quel tempo, la folla disse a Gesù: «Quale segno dunque tu fai perché vediamo e possiamo crederti? Quale opera compi? 
I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: Diede loro da mangiare un pane dal cielo». 
Rispose loro Gesù: «In verità, in verità vi dico: non Mosè vi ha dato il pane dal cielo, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo, quello vero; 
il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo». 
Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». 
Gesù rispose: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete.» 

Atti degli Apostoli 7,51-60.8,1a. 
In quei giorni, Stefano diceva al popolo, agli anziani e agli scribi: "O gente testarda e pagana nel cuore e nelle orecchie, voi sempre opponete resistenza allo Spirito Santo; come i vostri padri, così anche voi. 
Quale dei profeti i vostri padri non hanno perseguitato? Essi uccisero quelli che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete divenuti traditori e uccisori; 
voi che avete ricevuto la legge per mano degli angeli e non l'avete osservata". 
All'udire queste cose, fremevano in cuor loro e digrignavano i denti contro di lui. 
Ma Stefano, pieno di Spirito Santo, fissando gli occhi al cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla sua destra 
e disse: "Ecco, io contemplo i cieli aperti e il Figlio dell'uomo che sta alla destra di Dio". 
Proruppero allora in grida altissime turandosi gli orecchi; poi si scagliarono tutti insieme contro di lui, 
lo trascinarono fuori della città e si misero a lapidarlo. E i testimoni deposero il loro mantello ai piedi di un giovane, chiamato Saulo. 
E così lapidavano Stefano mentre pregava e diceva: "Signore Gesù, accogli il mio spirito". 
Poi piegò le ginocchia e gridò forte: "Signore, non imputar loro questo peccato". Detto questo, morì. 
Saulo era fra coloro che approvarono la sua uccisione.


[2] 1978-2018. Ai tempi di Fonzy.

[3] venuto meno colpito allo stomaco.

[4] Notorio Ghilgamesh.

[5] A covare il settimo scudetto.

[6] Adesso, ho sul tavolo un Refosco Vigna Riùl, ber un bicchiere. Un’ombra, in veneto.

[7] http://www.agoramagazine.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=24850:al-vinitaly-in-passerella-la-patata-del-fucino-igp-piatti-preparati-da-niko-romito-dal-15-al-18-aprile-2018&Itemid=491

[8] Citata in incipit.

[9] http://www.archeomedia.net/wp-content/uploads/2015/10/Melammu.pdf

[10] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 213.

[11] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 20.

[12] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 19.

[13]John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 212

[14] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006: 26.

[15] Zumero ricostruito.

[16]John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 208.

[17] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 154.

[18] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 155.

[19] Halloran: 154.

[20] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 155.

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