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Mercoledì, 18 Aprile 2018 07:15

50° anniversario dei solisti aquilani

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L'Aquila, 21 aprile 1968, Auditorium del Castello Cinquecentesco / L’Aquila, 21 aprile 2018, Auditorium del Parco ore 18: due date storiche e fortemente simboliche che segnano un arco temporale di 50 anni, quelli che festeggiano I Solisti Aquilani e che raccontano una storia di conquiste e di successi.

 

sabato 21 aprile 2018 – L’Aquila – Auditorium del Parco ore 18.00

I SOLISTI AQUILANI

PAOLO CARLINI, fagotto

 

G. F. HÄNDEL          Concerto grosso op. 6 n. 10 in re minore

A. VIVALDI         Concerto in la minore per due violini, archi e b. c. (solisti: Federico Cardilli e Alessandro Marini)

A. VIVALDI               Concerto in si bemolle maggiore per fagotto, archi e b. c. “La Notte”

P. HINDEMITH         Cinque pezzi per orchestra d’archi op. 44

 

Le coincidenze non si fermano qui ma riannodano i fili della memoria, quella antica e quella più recente sino ad arrivare al presente: in quel concerto di 50 anni fa fagotto solista era Marco Costantini, Maestro di Paolo Carlini, oggi primo fagotto dell'Orchestra della Toscana e ospite dei Solisti, insieme a loro sul palco per la straordinaria ricorrenza del concerto celebrativo.

Paolo Carliniha  eseguito gran parte del repertorio solistico per fagotto in concerti diretti, tra gli altri, da HubertSoudantPeter MaagGabriele Ferro, Donato Renzetti, Alexander SchneiderLu JiaLiorShambadalYeruhamScharowskyZsolt HamarMoshe Atzmon. La sua attività nell'ambito della musica contemporanea ha, inoltre, determinato un significativo ampliamento del repertorio solistico per fagotto, come testimoniano le opere a lui dedicate dai compositori Marco BettaMatteo D'AmicoLudovico EinaudiLuis De PabloLuca MoscaCarlo Boccadoro, Nicola SaniAlessandro SolbiatiGiancarlo CardiniGiorgio Colombo TaccaniDimitri NicolauGaetano Giani Luporini,  e tanti altri ancora.

La storia dei Solisti Aquilani comincia con un brindisi "firmato" Buton, famosa marca di liquori e primo sponsor del primo ciclo di concerti dell'ensemble. Era il 1968. I Solisti Veneti, i Virtuosi di Roma e I Musici dominavano allora una scena musicale sui generis, tesa alla valorizzazione dell'antico patrimonio strumentale italiano.

Per iniziativa di Nino Carloni e sotto la guida di un direttore giovane e vulcanico, Vittorio Antonellini, I Solisti Aquilani riuscirono ad inserirsi in quello stesso panorama e ad affermarsi nel volgere di pochissimi anni. Quel giovane direttore è rimasto alla guida della formazione per circa trent'anni, per passare poi il testimone a Francesco Sanvitale, Franco Mannino, Vittorio Parisi, Vincenzo Mariozzi e infine, dal 2013, a Maurizio Cocciolito.

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