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Mercoledì, 18 Aprile 2018 17:42

Chi è Maria Elisabetta Alberti Casellati, fedelissima del Cavaliere, prima donna Presidente Senato

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Prima di lei nella storia della Repubblica soltanto un'altra donna, Nilde Iotti (nel 1987, in qualità di presidente della Camera, dall'allora capo dello Stato Francesco Cossiga) aveva ricevuto un incarico esplorativo dal Colle. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha affidato alla presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati un mandato dal perimetro definito, con "il compito di verificare l'esistenza di una maggioranza parlamentare tra i partiti della coalizione di Centrodestra e il Movimento Cinque Stelle e di un'indicazione condivisa per il conferimento dell'incarico di Presidente del Consiglio per costituire il Governo"

Ma chi è Elisabetta Alberti Casellati

L'esordio in politica nel 1994, aderendo a Forza Italia. E' stata sottosegretario alla Salute e alla Giustizia. Al Csm è stata presidente della Terza Commissione per l'accesso in magistratura e per la mobilità
Maria Elisabetta Alberti Casellati si è laureata in giurisprudenza all'Università di Ferrara e in diritto canonico nella Pontificia Università Lateranense. Per diversi anni - dopo essere stata una ricercatrice universitaria - ha esercitato la professione di avvocato con il marito. Ha aderito a Forza Italia fin dalla sua fondazione, nel 1994. Negli anni è stata componente del Collegio nazionale dei probiviri, dirigente nazionale del Dipartimento sanità di Forza Italia e vice dirigente nazionale dei dipartimenti di Forza Italia. Eletta per la prima volta senatrice nel 1994 nel collegio uninominale di Cittadella per il Polo delle Libertà, nella XII legislatura è stata segretaria del gruppo parlamentare di Forza Italia al Senato e presidente della Commissione Sanità a palazzo Madama. Candidata al Senato nel 1996 nel collegio di Cittadella con il Polo per le Libertà, manca l'elezione in Parlamento perchè superata dal candidato della Lega Nord. Dal 1999 al 2000 è stata commissario provinciale di Forza Italia a Rovigo. Viene rieletta al Senato nel 2001 nel collegio di Padova per la Casa delle Libertà. Durante la XIV legislatura è stata vice-capogruppo di Forza Italia e dal 2002 al 2005 è vice capogruppo vicario.
È stata sottosegretario alla salute del Governo Berlusconi II dal 30 dicembre 2004 al 25 aprile 2005 e del Governo Berlusconi III dal 26 aprile 2005 al 16 maggio 2006. Rieletta nel 2006 in Senato nella XV legislatura, ha ricoperto l'incarico di vice presidente del gruppo al Senato. In occasione delle elezioni politiche del 2008 viene riconfermata come senatrice. Ha inoltre ricoperto l'incarico di sottosegretario alla giustizia dal 12 maggio 2008 al 16 novembre 2011 nel governo Berlusconi IV.
Nel corso della successiva legislatura è eletta nel consiglio di presidenza del Senato come segretario d'aula. Il 16 novembre 2013, con la sospensione delle attività del Popolo della Libertà, ha aderito a Forza Italia. Dal 14 gennaio 2014 è stata capogruppo di Forza Italia nella Giunta delle Elezioni e del Regolamento e della I Commissione Affari Costituzionali del Senato. Il 15 settembre 2014 è stata eletta dal Parlamento in seduta comune membro del Consiglio superiore della magistraturaal settimo scrutinio con 489 voti, in quota Forza Italia. Al CSM è stata presidente della Terza Commissione per l'accesso in magistratura e per la mobilità dall'ottobre 2016. Alle elezioni politiche 2018 viene nuovamente eletta senatrice, lasciando così il seggio al CSM con un anticipo di quasi un anno sulla scadenza naturale. Dopo aver fatto parte della Giunta provvisoria per la verifica dei poteri, il 24 marzo 2018 viene eletta alla terza votazione presidente del Senato nella XVIII legislatura, divenendo la prima donna a ricoprire la seconda carica dello Stato
Le battaglie politiche Unioni civili: famiglia non è un concetto estensibile Nel gennaio 2016, in corrispondenza con il dibattito parlamentare sul cosiddetto "ddl Cirinnà" sulla regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e la disciplina delle convivenze, si è dichiarata contraria alle unioni omosessuali e all'adozione del figlio del partneraffermando che "la famiglia non è un concetto estensibile. Lo Stato non può equiparare matrimonio e unioni civili" e che "ogni omologazione sarebbe [...] un offuscamento di modelli non sovrapponibili". In seguito all'approvazione della medesima legge, il 13 maggio 2016 rilascia un'intervista in cui afferma di ritenere che il ddl Cirinnà sia una discriminazione verso le coppie eterosessuali: "Se si sostiene di non voler replicare il matrimonio, perché si discriminano le coppie di fatto miste?". Contro la legge 194: ha firmato una proposta di legge per abolirla Ha firmato inoltre una proposta di legge per abolire la legge 194 sull'interruzione volontaria di gravidanza[16] e ha affermato che il via libera alla pillola abortiva Ru486 «è un gravissimo errore, che strizza l’occhio alla cultura della morte». Casellati al Senato: per me un onore, ma anche una responsabilità "La scelta di eleggere per la prima volta una donna alla presidenza del Senato rappresenta un onore, una responsabilità che sento doveroso condividere con quelle donne che con loro esempio e coraggio hanno costruito l’Italia di oggi, un grande paese democratico e liberale dove nessun traguardo è precluso". Così la neopresidente Elisabetta Casellati, nel suo primo discorso all’aula del Senato. rainews.it

 

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