ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Venerdì, 27 Aprile 2018 07:23

Come è andato il vertice tra Kim e Moon al confine tra le due Coree

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due leader si sono stretti la mano, sorridendo e scambiando alcune parole. Kim ha poi varcato la linea di demarcazione militare, diventando il primo leader nordcoreano a entrare in territorio sudcoreano dal 1953

Il leader della Corea del Nord, Kim Jong-un, e il presidente sudcoreano, Moon Jae-in, si sono incontrati oggi per la prima volta alla linea di demarcazione militare nel villaggio di Panmunjom che divide le due Coree per dare il via al terzo summit intercoreano, il primo che nel territorio della Corea del Sud.

Moon e Kim si sono stretti la mano, sorridendo e scambiando alcune parole. Kim ha poi varcato la linea di demarcazione militare, diventando il primo leader nordcoreano a entrare in territorio sudcoreano dal 1953, quando proprio a Panmunjom venne firmato l'armistizio che ha posto fine alle ostilità della guerra di Corea.

Moon ha voluto sottolineare il momento varcando anch'egli la linea di demarcazione, per muove alcuni passi sul suolo norcoreano e subito tornare al di qua del confine. Dopo la cerimonia di benvenuto, Moon e Kim si sono poi diretti a salutare i membri delle due delegazioni.

Moon ha presentato a Kim i membri della delegazione sudcoreana, e Kim ha a Moon i delegati del Nord. Moon ha stretto di nuovo la mano a Kim Yo-jong, la sorella minore di Kim, che aveva già incontrato nel febbraio scorso, in occasione della sua partecipazione alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi Invernali di Pyeongchang, il momento più alto, prima di oggi, della distensione tra Seul e Pyongyang, dopo l'escalation missilistica e militare del 2017.

Dopo le presentazioni le due delegazioni hanno posato per le foto di rito. "Una nuova storia comincia ora - dal punto di partenza della storia e dell'era di pace". Questo il messaggio lasciato dal leader nordcoreano sul registro degli ospiti della Peace House di Panmunjom, dove sono in corso i colloqui del summit tra i leader delle due Coree.

La presenza di Kim fa di Panmunjom "un simbolo di pace, non di divisione", ha detto Moon: per Kim le due Coree non devono "ripetere il passato", quando sono state "incapaci di mantenere i loro accordi".

Ad auspicare il successo del summit è arrivato anche un messaggio degli Stati Uniti, che hanno augurato "pace e prosperita'" alle due Coree. Da Washington, a vertice appena iniziato, è venuto l'auspicio "che i colloqui raggiungano progressi verso un futuro di pace e prosperità dell'intera penisola coreana. Gli Usa - si legge in un comunicato della Casa Bianca - apprezzano lo stretto coordinamento con il nostro alleato, la Repubblica di Corea, e attendono di proseguire discussioni robuste in preparazione del previsto incontro tra il presidente Donald J. Trump e Kim Jong-un nelle prossime settimane", conclude il comunicato.

Kim si è presentato puntuale all'appuntamento con Moon, facendo la sua comparsa davanti alle telecamere circa un paio di minuti prima del previsto. L'attesa aveva generato un po' di impazienza e aspettative forse troppo alte, come quella di un abbraccio tra i leader delle due Coree, che non c'è stato.

Quello di oggi è il terzo vertice tra le due Coree, dopo quelli del 2000 e del 2007, e il primo a tenersi in territorio sud-coreano: i primi due si sono entrambi tenuti a Pyongyang.(agi) 

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