Essere o non essere non è il problema. Il problema per tutti è essere bene insieme. Per me è narrare bene il bene.
Quando io sono due, Gesù e Carlo, narrare bene è possibile. Questo è il mio significato di vivere con Gesù: narrare che lui è da prima che la persona Gesù fosse!:
zum. GESH.BU, ‘alberogesh (di) conoscenzabu’ che è anche GESH.UB, ‘albero (del) Cielo’. Gesù ha detto di essere ‘la via, sentiero, i, tra cielou e terra/acquaa’, ‘la verità, u.er.it.ash, -Uno d’origine-ash -luna-sole-it –cielo-tutto-u ‘, ‘la vita, u.it.a –luna.soleit tra cielo e terra’.
Il mio politologo, Michele Ainis su la Repubblica venerdì 27: 32, descrive l’essere: l’emergenza istituzionale.
Inizia correttamente: ‘Il senso sta tutto nel consenso. Degli italiani, prima che dei partiti’. Ed il consenso sorge col vivere bene insieme, aggiungo io.
Loda il presidente della repubblica Mattarella per aver evidenziato l’emergenza istituzionale con le due esplorazioni brevi, della presidente del Senato e del presidente della Camera.
Ricorda che l’emergenza istituzionale (tutti i partiti insieme alla guida) è stata vissuta poche volte nel dopoguerra (governo Parri, ’45, sostenuto da tutti i partiti antifascisti, emergenza per la ricostruzione continuata con tre governi De Gasperi, ’45-’47, con dentro democristiani, comunisti, socialisti, repubblicani. Il terzo governo Andreotti, ’76-’78, per far fronte all’emergenza interna del terrorismo, che si reggeva sull’appoggio esterno di Pci, Psi oltre che dei partitini di centro. Il governo Monti, 2011-2013, per far fronte all’emergenza esterna: l’impennata dello spread nella crisi dei mercati).
Conclude: ‘e adesso? Si profila un nuovo tipo di emergenza: l’emergenza istituzionale. Perché lo stallo sulla formazione dell’esecutivo, se dovesse protrarsi ulteriormente, avrebbe una sola via d’uscita: le elezioni’. Elezioni che non risolverebbero nulla e ci inserirebbero brevemente in nuove elezioni: la turbo democrazia sarebbe conturbante e l’Italia resterebbe irrisa dagli altri popoli.
Qua finisce il suo contributo, dal momento che la sua proposta di una nuova legge elettorale sostitutiva del Rosatellum non è la priorità risolutiva dell’emergenza istituzionale.
L’emergenza istituzionale 2018 chiede l’istituzione del delitto politico a mezzo del partito legale in attuazione della Costituzione,
Art.: 49 Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.
Settant’anni da questo cuore costituzionale infartuato chiedono la cura con la:
-disciplina del diritto di associazione, la disciplina pubblica del diritto sindacale, la disciplina dei partiti politici.
Poiché è già il progetto di legge sui partiti, varato nella precedente legislatura dalla Camera, l’attuale Parlamento può rilanciarlo con cura speciale per la candidabilità del singolo cittadino ad assumersi responsabilità pubbliche nei partiti e con sanzioni precise per ogni infrazione, con una gravità digradante secondo l’offesa istituzionale.
A tutt’oggi il delitto politico è assente nell’ordinamento. In emergenza istituzionale balza evidente per ogni cittadino.
L’istituzione del delitto politico avvierebbe la lotta alla corruzione partendo dalle radici del malessere fondate nell’associazione in partiti oggi sottratti al giudizio della magistratura.
I partiti non sono più insiemi coesi. Ma i cittadini che vi entreranno obbligatoriamente per vestire la responsabilità pubblica dovranno essere resi consapevoli dalla legge del pericolo di portar un abito scottante che fa pagar subito il crimine politico.
Finalmente svanirebbe l’emergenza istituzionale.
Il consenso generale ritornerà. Il dissensi specifici verranno sanzionati correntemente dai Giudici. I dissensi politici torneranno a confrontarsi con le elezioni ogni cinque anni.