Cosi' Papa Francesco nel corso dell'Udienza generale. "A volte chi progetta e' interessato alla gestione di forza-lavoro individuale, da assemblare e utilizzare o scartare secondo la convenienza economica", continua Papa Francesco che sottolinea come la famiglia sia "un grande banco di prova". "Quando l'organizzazione del lavoro la tiene in ostaggio, o addirittura ne ostacola il cammino, allora siamo sicuri che la societa' umana ha incominciato a lavorare contro se stessa!".
Per Bergoglio le famiglie cristiane "ricevono da questa congiuntura una grande sfida e una grande missione. Esse portano in campo i fondamentali della creazione di Dio: l'identita' e il legame dell'uomo e della donna, la generazione dei figli, il lavoro che rende domestica la terra e abitabile il mondo". La perdita di questi fondamentali "e' una faccenda molto seria - precisa -, e nella casa comune ci sono gia' fin troppe crepe! Il compito non e' facile. A volte puo' sembrare alle associazioni delle famiglie di essere come Davide di fronte a Golia... ma sappiamo come e' andata a finire quella sfida!".
Quindi, aggiunge Papa Francesco, "ci vogliono fede e scaltrezza. Dio ci conceda di accogliere con gioia e speranza la sua chiamata, in questo momento difficile della nostra storia. La chiamata al lavoro per dare dignita' a se stesso e alla propria famiglia". Il lavoro da' dignita' alle persone, da' dignita' alla famiglia. "Causare una perdita di posti di lavoro - afferma il Pontefice - significa causare un grave danno sociale".Francesco sottolinea quindi che "lavorare" e' proprio dell'uomo. "Lavorare - ripeto, in mille forme - e' proprio della persona umana. Esprime la sua dignita' di essere creata a immagine di Dio. Percio' si dice che il lavoro e' sacro", precisa. "La moderna organizzazione del lavoro mostra talvolta una pericolosa tendenza a considerare la famiglia un ingombro, un peso, una passivita', per la produttivita' del lavoro. Ma domandiamoci: quale produttivita'? E per chi?". Lo afferma Papa Francesco nel corso dell'Udienza generale incentrata sulla riflessione di una delle tre dimensioni che scandiscono la vita famigliare: il lavoro. "La cosiddetta 'citta' intelligente' e' indubbiamente ricca di servizi e di organizzazione; pero' - avvisa Francesco -, ad esempio, e' spesso ostile ai bambini e agli anziani". (AGI)