ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Venerdì, 04 Maggio 2018 01:14

Governo: lunedì nuove consultazioni di Mattarella, Salvini pronto al preincarico

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Il Presidente potrebbe proporre ai partiti di sostenere un governo per pochissimi mesi, il tempo necessario per varare la manovra che sterilizzi l'Iva, per andare a votare nei primissimi mesi del 2019 l leader della Lega Matteo Salvini, a quanto si apprende, è pronto a prendere un pre-incarico dal presidente Mattarella

Nuove consultazioni lunedì prossimo del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per verificare se i partiti siano in grado di proporre altre prospettive di maggioranza di governo. A distanza di due mesi, si rende noto oggi al Quirinale, le posizioni di partenza dei partiti sono rimaste immutate. Non è emersa alcuna prospettiva di maggioranza di governo. Nei giorni scorsi è tramontata anche la possibilità di un'intesa tra il Movimento 5 Stelle e il Partito democratico.

Salvini pronto per preincarico

Il leader della Lega Matteo Salvini, a quanto si apprende, è pronto a prendere un pre-incarico dal presidente Mattarella, se decidesse in questo senso, ed è pronto ad andare in Parlamento e sulla base di un programma (dai migranti alla Flat Tax, dal sostegno al reddito all'abolizione della Fornero) chiedere il sostegno ai parlamentari di altre forze politiche. L'auspicio, si apprende ancora, è che ci sia una convergenza da parte del M5S o da parte di un gruppo di parlamentari che condividano il progetto laddove si esclude ogni tipo si alleanza con il Pd.

Monsignor Becciu, preghiamo di più per Mattarella -

"L'auspicio è semplice: speriamo e auguriamo che presto si trovi un soluzione. Avevo già detto che assicuravamo preghiere al presidente Mattarella, mi pare che le dobbiamo aumentare ancora di più". Così ha risposto il sostituto della Segreteria di Stato vaticana, mons. Angelo Becciu richiesto dai cronisti di un commento sulla fase politica di stallo. "Noi - ha precisato - siamo spettatori, auguriamo e preghiamo che al più presto si trovi la soluzione migliore per il Paese".

Il Calendario di Mattarella

Il Presidente Mattarella svolgerà nuove consultazioni in un'unica giornata. Ecco il calendario: 10.00 "Movimento 5 Stelle" 11.00 "Fratelli d'Italia". Forza Italia - Berlusconi Presidente". "Lega - Salvini Premier" 12.00 "Partito Democratico" 16.00 "Liberi e Uguali" 16.20 Gruppo Parlamentare per le Autonomie (SVP-PATT,UV) del Senato della Repubblica, Partito SVP (Sudtiroler Volkspartei) e (UV - Union Valdotain) 16.40 Gruppo Misto del Senato della Repubblica 17.00 Gruppo Misto della Camera dei Deputati 17.30 On. Dott. Roberto Fico, Presidente della Camera dei Deputati 18.00 Sen. Avv. Maria Elisabetta Alberti Casellati, Presidente del Senato della Repubblica. Se dalle consultazioni non verrà nessuna novità rispetto alle posizioni di oggi, Mattarella trarrà le sue conclusioni e ovviamente nessuno potrà avanzare obiezioni. Molto probabilmente, quindi, assumerà su di sè le decisioni e cercherà di convincere i partiti a sostenere un esecutivo del Presidente che vari la manovra economica. La preoccupazione al Colle su questo ultimo tema è fortissima: se si votasse a ottobre si rischierebbe l'esercizio provvisorio dei conti pubblici e sarebbe quasi impossibile evitare l'aumento dell'Iva dal 1° gennaio, con ovvie ricadute depressive sull'economia del Paese. Per questo, e anche per non aggiungere ulteriori elementi di possibile tensione, l'obiettivo primo per il Quirinale sarà la manovra e non la riforma legge elettorale, che pure è considerata opportuna. Il Presidente quindi proporrà ai partiti di sostenere un governo per pochissimi mesi, il tempo necessario per varare la manovra che sterilizzi l'Iva, per andare a votare nei primissimi mesi del 2019. Il rischio è alto: le forze politiche potrebbero dire di no al Quirinale, con un effetto di immagine negativa della prima istituzione del Paese. Sarebbe comunque quello l'esecutivo che guiderebbe il Paese al voto. Ma l'alternativa a un governo di tregua sarebbe quella di accettare il voto a ottobre, ipotesi che il presidente della Repubblica considera la peggiore e per scongiurare la quale ha deciso di mettere tutto il peso della prima istituzione della Repubblica su questo tentativo. Se il tentativo riuscisse, nonostante i veti e le condizioni che stanno già cominciando ad arrivare in queste ore, se il governo ottenesse la fiducia, potrebbe fare la manovra, magari una mini riforma del Rosatellum e da quel momento si potrebbe andare a votare già nei primissimi mesi del 2019. Tra i nomi dei possibili premier di un governo del Presidente si è letto di tutto, anche qualcuno assai originale; una delle opzioni è utilizzare la carta Casellati (o Fico), che avrebbero il pregio di garantire i voti delle rispettive parti politiche. Ma questi sono scenari sui quali si sta ancora riflettendo, in attesa delle consultazioni di lunedì. Se tale governo fosse bocciato dal Parlamento, si andrebbe a votare a ottobre, con rischi sui conti pubblici e sulla stabilità dei mercati, come ha ricordato oggi la Commissione europea nelle previsioni di primavera. L'ipotesi viene considerata come il worst case al Quirinale, i partiti hanno ancora 72 ore per riflettere, poi, da lunedì sera ogni momento sarà buono per Mattarella per suonare la campanella che metterà fine allo stallo.

 

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