ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Sabato, 05 Maggio 2018 17:55

Taranto - E non chiamateli centri di raccolta sono isole ecologiche vecchia normativa

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Passare un sabato mattina nel sedicente Centro di Raccolta del Comune di Taranto di Paolo VI, proprio di fronte alla Chiesa di San Massimiliano Kolbe ci pone tante riflessioni

 
Le cose dette e ridette ci possono essere utili quando facciamo un cruciverba e non quando si devono risolvere i problemi. Soprattutto quando, dietro la raccolta differenziata, c'è un interesse comune dei cittadini. I centri di Raccolta sono realizzati dai Comuni, lo dice la legge. Ma la legge del 2008 (poi perfezionata nel 2012), lo ribadiamo, come quando si stira più volte una camicia, stabilisce anche altre cose. Per esempio, la recinzione deve essere minimo due metri (non due metri e basta) e in alcuni punti è un metro e cinquanta. A Paolo VI dove la scuola Pirandello insegna, ci sono stati furti e teppismo. 
E puntualmente il centro è stato visitato, hanno rubato e persino i cavi delle luci esterne del piazzale sono stati sottratti rendendo inutilizzabile il centro di pomeriggio.  Lavorare in economia produce risultati nefasti, cosi la cabina-ufficio ricavata da un vecchio catorcio di qualche cantiere edile un giorno si è sfondato. Ma è storia, pensiamo alla cronaca. 
Il container della plastica è stracolmo, come si vede dalla foto, alla mia domanda del perché non si usi una pressa scarrabile, la risposta è che nel piazzale non c'è la 380 di potenza elettrica.
Ho ricordato che 15 anni fa a Palagianello feci prendere in prestito due presse dell'Amiu che erano inutilizzate dalla Di Bello per portarle nell'Ecocentro Comunale di quel comune ( e c'era la 380) e quindi mi chiedo il progettista del centro cosa pensava di fare nel piazzale accendere un albero di Natale?  
Ma la questione di fondo, che crea frustrazione in chi ci lavora è usare una dicitura di Centro di Raccolta quando alla fine è come una vecchia isola ecologica ante litteram.  Anche perché su Paolo VI l'isola di Via Cannata è stata chiusa, come è stata chiusa l'isola di Talsano in via Mediterraneo per convogliare tutti al piazzale antistante Pezzavilla dove l'isola ecologica recintata (due metri??) ha preso la dicitura Centro di Raccolta.  Ma, intendiamoci i cittadini frequentano,  come si vede nella foto ( circa 80 il sabato e 50 negli altri giorni, quasi  100 a Pezzavilla) ma uno degli abitudinari nel vedere una scatola di mini raee mi ha chiesto anche queste cose si possono portare? 
Perchè non c'è una segnaletica.  Il centro, o l'isolona ecologica, non è segnalato nel coordinamento Raee (è segnalato solo Pasquinelli - nella zona industriale -  e l'iscrizione la fece lo scrivente nel 2010 per tamponare). Tutti i comuni della provincia sono centri riconosciuti. Io chiederei al Comune di eliminare la dizione Centri di Raccolta e di andare in gita a vedere qualche centro in provincia, anche a Grottaglie.
Il regolamento del comune prevede che i rifiuti debbano essere gli stessi utenti a metterli nei contenitore. Ho visto un anziano tentare di farlo con la plastica che gli cadeva addosso e poi entrare dentro dei container sporchi, talvolta scivolosi, è certamente non corretto sul piano della sicurezza. 
Insomma i centri di raccolta sono nati per i rifiuti elettrici ed elettronici (quelli che portavo io) e a Taranto si raccoglie solo il Mini Raee (R4 – PED CE ITC, apparecchiature illuminanti e altro, per es. aspirapolvere, macchine per cucire, ferri da stiro, friggitrici, frullatori, computer (unità centrale, mouse, tastiera), stampanti, fax, telefoni cellulari, videoregistratori, apparecchi radio, plafoniere) ma in un piccolo cassonetto a baule con una R. sopra e si raccolgono l R2 – Grandi bianchi, per es. lavatrici, lavastoviglie, forni a microonde, cucine economiche, ecc. raccolti in un cassone. R1, R3 e R5 dai frigoriferi alle lampade passando dai televisori, nulla. Taranto perde gli incentivi del coordinamento Raee, inserimento in circuiti seri di raccolta, ecc....
 
Nella terza foto ci sono i cosiddetti ingombranti, vecchia terminologia che contrasta con l'orientamento dell'Europa che parla di materia e anche con quella italiana che punta al riutilizzo. Cosa aliena a Taranto. 
Che dire? Anche il verde intorno non si può realizzare perché l'impianto di irrigazione non funziona.  Ed era una questione posta dalla legge, proprio per indicare nel quartiere che il centro non tratta rifiuti.
Invece la cultura del mondezzaio l'Amiu non la perde. 

 

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