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Giovedì, 10 Maggio 2018 15:41

Silvio Berlusconi 5 superstar

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Ieri alle 21 Silvio Berlusconi, ha dato il via libera alla formazione del Governo Lega + M5S avendo prima accertato che il Centro Destra rimane unito. In una sola mossa ha messo sotto scacco il M5S, Mattarella e il PD. Oggi è lui il protagonista delle prime pagine di tutti i giornali e apertura di tutti i Telegiornali. Sì Berlusconi 5 superstar e vediamo perché.

Travaglio si chiede nel suo editoriale di oggi Le larghe fraintese: “basta porsi una domanda: perché oggi B. autorizza Salvini a fare ciò che per oltre due mesi gli ha furiosamente proibito? “

Semplice caro Travaglio per tre motivi 1) ha tenuto unito il Centro Destra annullando (ma questo lo scrivi anche tu) annulando il tentativo di Di Maio di disgregarlo; 2) ha sconfitto l'asse Mattarella-Renzi del governo tecnico, presubilmente pieno di tecnici filo europa e perché no filo PD; 3) è il padre nobile di questo Governo Lega + M5S a guida Centro Destra, ha aspettato che Luigi Di Maio dichiarava pubblicamente di rinunciare ad essere premier, per benedire il governo, Lui ha deciso come e quando non altri...

Ora è per i 945 membri elettivi (630 deputati e 315 senatori) e le loro famiglie, il salvatore dei loro redditi e future pensioni, infatti sfido trovare in queste ore un commento dispreggiativo nei suoi confronti.

Travaglio nel suo editoriale apertamente contrario a questo matrimonio celebrato dall'odiato Silvio Berlusconi, ne conferma largamente che l'unico vincitore è appunto Silvio Berlusconi 5 superstar.

Ora possiamo essere d'accordo o non d'accordo sui temi e sui modi di Marco Travaglio ma concordo con lui che sì è solo Silvio Berlusconi il vincente di questi 66 giorni di atipiche consultazioni, ma ne parlero più avanti.

Luigi Di Maio ieri mattina quando già circolavano voci infondate su la scelta del presidente Berlusconi, ad una domanda risponde "Berlusconi è il meno responsabile di questo stallo politico", riconoscendo a Silvio Berlusconi che dopo tutto non “è il male assoluto”.

Oltre a Silvio Berlusconi il grande vincitore di ieri è Matteo Salvini, la sua lealtà, la sua onesta verso in primis i suoi elettori e dopo verso la Coalizione del Centro Destra sono state premiate dal

4 marzo notte ha detto Governo con M5S o voto, e ha portato con coerenza e sacrificio personale questa sua ostinazione nel voler dare un Governo votato dagli italiani, ed ha raggiunto lo scopo.

Il leader del Centro Destra Matteo Salvini che non ha cambiato idea, che non ha tradito gli alleati ed ha umilmente giorno dopo giorno ripetuto voglio dare un Governo votato dagli italiani, ora sta trattando con i M5S i punti programmatici nella doppia veste di leader della Lega e del Centro Destra.

Un Centro Destra che le recenti vittorie in Molise e Friuli Venezia Giulia ne confermano il radicamento nei territori sia del Nord sia del Sud.

Un Centro Destra che per motivi allo scrivente ignoti – non amo fare fantapolitica, ne dietrologia – non ha avuto come è prassi costituzionale ne pre-incarico ne incarico dal Presidente Mattarella. Fatto attipico è che rompe la tradizione liturgica del Quirinale. Da sempre quando non vi è una maggioranza politica il Quirinale nomino alla guida di Governi per la gestione delle elezioni anticipate i partiti o coalizioni di maggioranza relativa, oggi la maggioranza relativa la detiene con il 37% il Centro Destra, lo scrivo con molto rispetto Istituzionale, solo per segnalare un anomalia liturgica, e costatare un dato oggettivo all'incarico al Centro Destra si è preferito proporre un Governo Neutro che altro non è che ennesimo governo tecnico, non votato da nessuno.

In tutti i precedenti casi l'incarico di gestire le elezioni fu affidato a chi aveva la maggioranza relativa. Ricordo ad esempio un Governo Craxi, che si dimise prima del voto di sfiducia, sperando di rimanere in carica per gli affari correnti durante le elezioni. Ma Cossiga (allora Presidente delle Repubblica) affidò invece l'incarico a Fanfani, che creò un monocolore democristiano, andò alle Camere, non ebbe la fiducia e gestì quindi le elezioni. La cosa aveva un senso, la Dc allora era al 33%, il Psi al 12%. Era giusto affidare la gestione delle elezioni a chi aveva la maggioranza relativa. Sarebbe stato giusto anche in questo caso, anzichè affidare il governo degli "affari correnti" ad un esecutivo "neutrale" che prenderà solo i voti del Pd” mi ricorda un amico che conclude - “La democrazia è, sopratutto, una questione di regole. E le regole vanno rispettate” Come dagli torto?

La democrazia è, sopratutto, una questione di regole. E le regole vanno rispettate, riprendo le parole dell'amico per chiudere l'odierno colloquio con voi lettori di Agorà Magazine, e aggiungo in democrazia governa chi ha un voto in più, in democrazia si dialoga con tutti e non si mettono veti, ma la Democrazia non è solo votare, vincere e governare. La Democrazia è un insieme di regole e di libertà, e noi italiani del Venezuela che viviamo in un regime che non ha regole ne libertà viviamo un sentimento contrastante in queste ore; da una parte la soddisfazione di vedere riconosciuto in Patria la volontà espressa con un libero voto del Popolo italiano e quindi anche la nostra, dall'altra parte vedere il M5S al Governo ci preoccupa visto la sua dichiarata amicizia con il Regime venezuelano, la visita della sua Delegazione ospite di Maduro a Caracas il 05 marzo 2017, le risoluzioni parlamentari a favore del Regime di Maduro prese; l'inserimento poi sbianchettato nel programma estero del M5S della loro volontà di importare in Italia e in Europa il modello dell'Alba latinoamericana, non ci fanno ne potrebbero stare tranquilli ed è alle regole alle libertà democratiche in vigore in Italia che ci appelliamo, nel chiedere al Governo che si sta formando su volere del voto popolare, il rispetto delle decisioni europee e dei Governi italiani prese sul rispetto della Democrazia e dei Diritti Umani.

 

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