Lo ha detto il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, ritirando nel monastero di Yuste, in Estremadura, il premio Carlo V.
"E giunto il momento di concentrarsi sulla dimensione esterna dell'Unione europea. E per questo occorre rinnovare il nostro impegno per il commercio internazionale, che è direttamente legato alla prosperità di tutte le nazioni. Se viviamo solo per noi stessi sarà la fine del progetto europeo", ha concluso Tajani.
È andato al presidente del Parlamento Ue, Antonio Tajani il prestigioso premio europeo Carlo V, che gli è stato consegnato il 09 maggio nel monastero di Yuste da re Felipe VI di Spagna. Il premio ha anche una dotazione economica di 30mila euro che Tajani ha devoluto ai comuni Arquata del Tronto, Norcia e Accumoli colpiti dal terremoto. "So che non basta ma questo simbolico gesto servirà a ricordarci che l'Ue è innanzitutto solidarietà con chi ne ha più bisogno", ha detto Tajani ricordando che "in occasione della mia elezione poco più di un anno fa ho dedicato le mie prime parole da presidente del parlamento europeo alle vittime dei terremoti nell'Italia centrale", e quelle persone "non le ho dimenticate", ha garantito.
Il premio viene assegnato ogni anno a una personalità o organizzazione che ha contribuito allo sviluppo dei valori e dell'integrazione europei e in passato è stato consegnato a statisti come Helmuth Kohl, Michail Gorbaciov o Felipe Gonzalez.
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