ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Martedì, 22 Maggio 2018 00:00

Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede»

Written by 
Rate this item
(0 votes)

Il padre del fanciullo rispose ad alta voce: «Credo, aiutami nella mia incredulità». 
Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito immondo dicendo: «Spirito muto e sordo, io te l'ordino, esci da lui e non vi rientrare più[1]».

-Tutto è possibile per chi crede- è una garanzia che Gesù dà in chi crede in lui.

Io posso testimoniare, con l’Archeologia del linguaggio, di aver creduto in Gesù.

Mi piace comprovarvi il risultato qua, su Agoramagazine, su Tellusfolio[2] e su Archeomedia[3].

Possiamo star insieme e fare Chiesa. Oggi, lunedì 21 maggio è la festa di Ss Maria madre della Chiesa.

Oggi, è il primo giorno dei Gemelli, in lat. Gemini, in zum. pronunciato ge.mini dei grafi ge.inim = ge.parola. Ge.imin = ge.spirito/vento.

Che cos’è ge. per Halloran [: 97]?

Ge

[Emesal reading of the verb me, to be]

Halloran conosce l’Emesal, dialetto delle donne, che con l’uomo fanno il mondo; non conosce l’archetipo DA DUE UNO (che tocco dopo). Me è l’essere, mu la parola; mu è la forma, me è la sostanza.

Nessun invito all’astrologia coi gemelli. Invito pieno alla linguistica! Lo faccio a tutti coloro che non si fermano alla superficie della parola, ma vogliono indagarne in profondità l’etimo, zum. e.ti.mu, ‘casa/cuore di vita del nome che nomina’ nel me.lam.mu, ‘lampo creativo che unisce il me ed il mu’ nell’archetipico DA DUE UNO. Me come essere, mu come parola, lam come lam (po vel pu vel bu = conoscenza).

GE.SHUZ = essere. Manoshu su morteuz. Ovvero, Gesù salva dalla

Ge.en.na = essere. Signore. destino/generazione: il Signore della Città poteva decidere la morte di ogni suddito. Perciò l’orrore lasciato dalla fine dei gettati nella Geenna è rimasto come l’inferno aborrito.

E tu, lettore, puoi credere a tutto questo quadro finora ignorato da tutti?

 


[1]

Lunedì della VII settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Lettera di san Giacomo 3,13-18. 
Carissimi, chi è saggio e accorto tra voi? Mostri con la buona condotta le sue opere ispirate a saggia mitezza. 
Ma se avete nel vostro cuore gelosia amara e spirito di contesa, non vantatevi e non mentite contro la verità. 
Non è questa la sapienza che viene dall'alto: è terrena, carnale, diabolica; 
poiché dove c'è gelosia e spirito di contesa, c'è disordine e ogni sorta di cattive azioni. 
La sapienza che viene dall'alto invece è anzitutto pura; poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, senza parzialità, senza ipocrisia. 
Un frutto di giustizia viene seminato nella pace per coloro che fanno opera di pace. 

Salmi 19(18),8.9.10.15. 
La legge del Signore è perfetta, 
rinfranca l'anima; 
la testimonianza del Signore è verace, 
rende saggio il semplice. 

Gli ordini del Signore sono giusti, 
fanno gioire il cuore; 
i comandi del Signore sono limpidi, 
danno luce agli occhi. 

Il timore del Signore è puro, dura sempre; 
i giudizi del Signore sono tutti fedeli e giusti 
più preziosi dell'oro.

Ti siano gradite le parole della mia bocca, 
davanti a te i pensieri del mio cuore. 
Signore, mia rupe e mio redentore. 



Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Marco 9,14-29. 
In quel tempo, Gesù sceso dal monte e giunto presso i discepoli, li vide circondati da molta folla e da scribi che discutevano con loro. 
Tutta la folla, al vederlo, fu presa da meraviglia e corse a salutarlo. 
Ed egli li interrogò: «Di che cosa discutete con loro?». 
Gli rispose uno della folla: «Maestro, ho portato da te mio figlio, posseduto da uno spirito muto. 
Quando lo afferra, lo getta al suolo ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti». 
Egli allora in risposta, disse loro: «O generazione incredula! Fino a quando starò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da me». 
E glielo portarono. Alla vista di Gesù lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto a terra, si rotolava spumando. 
Gesù interrogò il padre: «Da quanto tempo gli accade questo?». Ed egli rispose: «Dall'infanzia; 
anzi, spesso lo ha buttato persino nel fuoco e nell'acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci». 
Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede». 
Il padre del fanciullo rispose ad alta voce: «Credo, aiutami nella mia incredulità». 
Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito immondo dicendo: «Spirito muto e sordo, io te l'ordino, esci da lui e non vi rientrare più». 
E gridando e scuotendolo fortemente, se ne uscì. E il fanciullo diventò come morto, sicché molti dicevano: «E' morto». 
Ma Gesù, presolo per mano, lo sollevò ed egli si alzò in piedi. 
Entrò poi in una casa e i discepoli gli chiesero in privato: «Perché noi non abbiamo potuto scacciarlo?». 
Ed egli disse loro: «Questa specie di demòni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera». 

[2] http://www.tellusfolio.it/index.php?prec=%2Findex.php&cmd=v&id=22033

[3] http://www.archeomedia.net/

Read 1206 times

Utenti Online

Abbiamo 932 visitatori e nessun utente online

La tua pubblicità su Agorà Magazine