Nessuna rinuncia da parte di Cottarelli - come sostenuto da alcune fonti parlamentari - ma semplicemente bisogno di più tempo per approfondire alcuni nodi legati alla lista dei ministri. Ottimista? "Sì". Contento? "Sì" e "sto completando la lista dei ministri" dice ancora il premier incaricato 'intercettato' a passeggio a via del Corso da Alessandro Poggi per 'Night tabloid', su Raidue.
Il premier incaricato, ha spiegato nel pomeriggio il portavoce del Colle, Giovanni Grasso, ha riferito al presidente sullo stato della situazione e tornerà a riferire mercoledì mattina.
Dopo aver ricevuto l'incarico, lunedì, l'ex commissario alla spending review ha promesso di mettercela tutta: "Mi presenterò in Parlamento con un programma che, in caso di fiducia, includa l'approvazione della legge di Bilancio per il 2019, dopo di che il Parlamento verrebbe sciolto con elezioni ad inizio 2019".
Nel frattempo - mentre dalla Ue sono arrivati i primi segnali di apprezzamento per la tanto contestata scelta di Mattarella ("sono fiduciosa che le istituzioni italiane e il presidente della Repubblica dimostreranno come sempre di servire l'interesse dei cittadini italiani, che coincide con il rafforzamento dell'Unione europea" ha detto l'Alto Rappresentante per gli Affari esteri, Federica Mogherini) - il M5S chiama alla mobilitazione contro il capo dello Stato per non aver consentito il governo del cambiamento.
"Un atto ignobile" secondo Luigi Di Maio che ha lanciato l'impeachment, la messa in stato d'accusa di Mattarella. A schierarsi con il Quirinale c'è invece il Pd perché, ha detto Renzi, "abbiamo il dovere di reagire".
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