Fuori il cliente è stato fermato dalle Fiamme Gialle. "Mi hanno contestato 'giustamente' che nello scontrino da 4 euro doveva essere segnato anche l'omaggio da 50 centesimi della panna offerta come dice la legge - fa notare Ciacci -. Hanno ragione ma è una legge assurda e sproporzionata. Mi hanno fatto un verbale da 516 euro per 50 centesimi".
Il verbale della Guardia di Finanza e lo scontrino
Diversa è la ricostruzione di quanto accaduto da parte della Guardia di Finanza. Abbiamo "effettuato un controllo nei confronti di due clienti all'esterno della gelateria Ciacci di corso Belgio a Torino per verificare la regolare emissione dello scontrino fiscale. Gli stessi, "confermando di aver consumato due gelati all'interno dell'esercizio per una spesa complessiva pari a 4,50 euro, non sono stati in grado di esibire il relativo scontrino fiscale". Il proprietario, sottolineano le fiamme gialle, "nel tentativo di giustificarsi rispetto alla mancata emissione, ha esibito uno scontrino di 4 euro, ricollegandolo alla vendita ai due clienti", ma che, aggiungono "risultava essere stato emesso in orario successivo al controllo da parte dei militari nell'esercizio commerciale". Ma l'esercente non ci sta e mostra le carte. "Non accetto la ricostruzione della Finanza secondo cui non avrei emesso lo scontrino, perché semplicemente non è così. Vi invito a guardare gli orari dello scontrino e quello del verbale". "Anche il mio cliente sarebbe pronto a testimoniare" denuncia Ciacci, annunciando la sua personalissima 'guerra della panna'. (Adnkronos).
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