Se da una parte si è gioiosi di vedere Matteo Salvini ministro degli Interni e un nutrito gruppo di ministri della Lega, i punti del "contratto alla tedesca", che la Lega ai Gazebo ha promosso erano tutti del "programma del Centro Destra", le rassicurazioni di Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni il Centro Destra c'è dal 1994 e continua ad esserci e ci sarà. Ed infatti come Centro Destra hanno vinto dopo il 4 marzo le Regioni: Molise e Friuli Venezia Giulia e si aprestano a vincere molte città italiane nella prossima tornata di elezioni comunali di giugno. Dall'altra sintetizza bene il direttore de il Giornale nell'editoriale di ieri Alessandro Salustri, dal titolo chiarissimo: "Il governo è grillino. Salvini salvaci tu" vi consiglio la lettura, dall'editoriale di Salustri cito solo il finale: "Ci affidiamo a Matteo Salvini per salvare il salvabile e riequilibrare, quantomeno arginare, la deriva grillina che tenderà a non fare prigionieri in campo avverso, né dei suoi uomini né delle sue idee. Per questo diciamo no alla fiducia ma sì alla speranza".
Ed è questo no alla fiducia ma si alla speranza che con quasi identico contenuto Forza Italia e Fratelli d'Italia hanno ieri alla Camera espresso il loro voto No al Governo grillino del Prof. Giuseppe Conte.
La rabbia degli elettori del Centro Destra
È la rabbia di tutto il Centro Destra , per essere arrivati primi con il 37% e non aver avuto come capitò al Centro Sinistra nel 2013 con il segretario del Partito Democratico Bersani primo per qualche punto decimale, l'incarico per esplorare se c'era o no la possibilità di ottenere una maggioranza parlamentare. No al Centro Destra questa possibilità non è stata concessa. La rabbia di vedersi all'orizzonte un altro Governo tecnico questa volta chiamato "Neutro" senza nessuna maggioranza parlamentare. La rabbia di dover consentire al proprio leader uscito dalle urne il 4 marzo: Matteo Salvini di fare da solo un governo con il MoVimento 5 Stelle che ha come modello l'Alba latino americana di Hugo Chavez e Fidel Castro, i M5S che ha votato contro la condanna del Parlamento italiano al dittatore del Venezuela Nicolas Maduro e come se non bastasse dopo un mese vola a Caracas una loro delegazione a 5 Stelle ospite proprio di Nicolas Maduro. Questa rabbia è stata ben espressa dalle dichiarazioni ieri alla Camera dei Deputati da Maria Grazia Germini capo gruppo di Forza Italia e dalla Leader di Fratelli d'Italia la Patriota Giorgia Meloni.
Maria Grazia Germini capogruppo di Forza Italia
"Questo non e' il governo di cui l'Italia ha bisogno e lei come Renzi, Letta e Monti non e' stato votato dagli italiani". Lo dice la capogruppo di Forza Italia alla Camera, Mariastella Gelmini, in dichiarazione di voto alla Camera sulla fiducia al governo Conte. Un esecutivo che e' frutto, osserva, "di un compromesso, voi direste inciucio tra programmi diversi". Quindi Forza Italia sara' "convintamente all'opposizione: non sara' una opposizione preconcetta, non occuperemo i banchi come hanno fatto i Cinque Stelle", assicura l'azzurra, concludendo che "lei si e' presentato come avvocato degli italiani non vorrei che gli italiani si ritrovassero presunti colpevoli".
Ma c'è anche un affondo tutto dedicato a Matteo Salvini, nell'intervento di Maria Stella Germini: "Matteo Salvini è stato un abile leader della Lega ma non è riuscito ad essere - come è stato in tutti questi anni Berlusconi - anche il leader unificante del centrodestra. Sta a Lei, Ministro, cercare di ricomporre questa frattura" e lo scrive anche in un Twitter.
Giorgia Meloni Leader di Fratelli d'Italia
Giorgia Meloni critica ma senza pregiudizi. “Di lei non sappiamo molto, presidente, non sappiamo se avrà la tempra per difendere nei consessi internazionali le ragioni di questa nazione a cospetto dei Trump, dei Merkel e dei Macron… anche per questo noi non voteremo la fiducia a questo governo e non faremo parte della maggioranza che lo sostiene, però tiferemo perché questo governo faccia bene” perché “noi siamo sempre e comunque dalla parte degli italiani”, ha detto in Aula alla Camera la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, durante le dichiarazioni di voto sulla fiducia al governo Conte. Meloni a un certo punto dell’intervento ha anche scherzato: “Ho sentito dire che lei in passato si è definito un uomo di sinistra, mi auguro che in questi anni sia rinsavito perché l’unica cosa di cui l’Italia non ha bisogno è di un altro governo di sinistra”. Però nel programma del nuovo governo “manca riforma più grande di tutte, l’elezione diretta del Capo dello Stato, la più grande innovazione che si possa portare in Italia. Se si vuole entrare nella Terza Repubblica, il presidenzialismo è la risposta… porteremo in Aula questa proposta e vedremo chi ci sta”. Meloni ha poi tenuto a precisare: “Non è affatto il governo più a destra della storia repubblicana… se fosse stato un governo di destra, la destra italiana ne avrebbe fatto parte”. “Fico – ha ironizzato la parlamentare – può dunque continuare ad andare alla parata del 2 giugno col pugno chiuso senza sentirsi in difficoltà”. E ha aggiunto: “La differenza la farà lei, presidente Conte. Perché questo non è il governo Salvini né il governo Di Maio, ma il governo Conte. Saranno le sue scelte che noi giudicheremo, senza pregiudizi. Se saranno provvedimenti fatti nell’interesse della nazione noi li sosterremo e con la stessa serietà osteggeremo provvedimenti che consideriamo lontani da noi”, ha concluso Giorgia Meloni.
Pubblico i video dei due interventi, e pubblico anche il video dell'altra opposizione quella del Partito Democratico Del Rio ha fatto un bell'intervento si vede che stare all'opposizione fa bene al PD.
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