Prende il via a Charlevoix in Canada quello che sarà ricordato come il vertice più teso di sempre. Preceduto da un lato dalle bordate via twitter di Donald Trump sui dazi e dall'altro da una riunione dei leader Ue per serrare i ranghi e stabilire una posizione unitaria proprio per affrontare il presidente Usa. Tensioni apparse chiaramente anche al momento degli arrivi dei leader, accolti dal padrone di casa Justin Trudeau.
Scontro Europa-Usa dalla Russia ai dazi, dal clima all'Iran
Trump, che lascerà il vertice in anticipo per preparare il faccia a faccia con Kim, chiede che la Russia torni al vertice dei Grandi. Il premier italiano sottoscrive in un tweet. Sui dazi Conte annuncia una posizione 'moderata' dell'Italia.
La tensione è stata tanto alta che, su proposta del presidente francese Macron, si è svolto un vertice con i leader di Germania, Gb, Italia e Ue prima del summit. 'I Paesi europei avranno la stessa linea', assicura il presidente del Consiglio Ue Tusk, che attacca: 'Trump sfida l'ordine mondiale'.
Trump: "Russia rientri nel G8". Conte d'accordo
La Russia dovrebbe essere riammessa nel G8. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, prima di partire per il Canada, dove è in programma il G7. "Perché stiamo per tenere un meeting senza la Russia? La Russia dovrebbe esserci", ha sottolineato. "Un tempo questo era il G8, perché c'era anche la Russia", ha osservato Trump.
"Ora la Russia non c'è. Io amo il nostro paese, sono stato l'incubo peggiore per la Russia. Detto questo, la Russia dovrebbe partecipare a questo meeting", ha ribadito. "Potrebbe essere politicamente non corretto, ma abbiamo un mondo da gestire e dovrebbero permettere alla Russia di rientrare. Dovremmo avere la Russia al tavolo delle negoziazioni", ha aggiunto il presidente degli Stati Uniti, riferendosi alla posizione che gli altri leader hanno assunto nei confronti di Mosca dal 2014 dopo la crisi legata alla Crimea.
Trump ha anche spiegato che il suo obiettivo al G7 è quello di "raddrizzare gli scorretti accordi commerciali con i paesi" che partecipano al vertice. "E se questo non succede, ne usciamo ancora meglio", ha detto il presidente degli Stati Uniti. Il presidente americano lascerà prima del previsto il vertice. Partirà sabato mattina direttamente alla volta di Singapore, dove è il programma per il 12 giugno lo storico incontro con il leader nordcoreano Kim Jong Un.
Italia d'accordo
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al suo esordio internazionale, afferma di condividere le dichiarazioni del numero uno della Casa Bianca. "Sono d'accordo con il presidente Donald Trump: la Russia - scrive su Twitter - dovrebbe rientrare nel G8. E' nell'interesse di tutti".
La risposta di Juncker
A Trump ha risposto il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker. "La comune decisione del G7 è stata quella di escludere la Russia dal format del G8. Si può ovviamente discutere - ha affermato - ma dobbiamo rispettare i principi dell'Unione Europea che impongono che stati europei come la Russia rispettino l'ordine internazionale e lo stato di diritto internazionale".
Gelo di Mosca
Dopo che il presidente americano si è espresso in favore della riammissione di Mosca al tavolo, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che la Russia concentra la sua attenzione su altri formati oltre al G7. "Diamo più importanza ad altri formati", ha dichiarato. Il presidente Vladimir Putin oggi ha incontrato a Pechino la sua controparte cinese Xi Jinping, in anticipo sul vertice dell'Organizzazione di cooperazione di Shangai (Sco). "L'importanza dell'istituzione G7 data dalla Russia si è ridotta negli anni perché in un contesto politico ed economico in evoluzione, è in rapida crescita invece l'importanza di formati come il G20", aveva detto Peskov.
Merkel: "Per l'Ue la Russia resta esclusa senza progressi sull'Ucraina"
E con il passare delle ore, il tycoon alza la posta, sempre di più. Fino ad arrivare a sostenere che la Russia deve tornare nel formato G8. Un affronto pesantissimo e un segnale chiaro della volontà di Trump di andare per la sua strada, sempre e comunque. E' Angela Merkel a ribadire che "per l'Ue la Russia resta esclusa senza progressi sul'Ucraina". Mosca è stata sospesa dal G8 nel marzo del 2014 dopo l'annessione unilaterale della Crimea. Lo sconcerto per la linea di Trump è palpabile nelle parole del presidente del Consiglio europeo Donald Tusk. "Quello che mi preoccupa di più - dice - è vedere che l'ordine mondiale, basato su regole comuni, si trovi sfidato non dai soliti sospetti ma, sorprendentemente, dal suo principale architetto e garante: gli Stati Uniti".
Macron prende in mano la situazione
I leader Ue cercano la quadra. A prendere in mano la situazione è il presidente francese Emmanuel Macron, che li 'convoca' in un mini vertice per decidere come affrontare l'incontenibile tycoon. L'Italia, secondo quanto si apprende, non intende creare strappi, ma vuole che la sua linea sia chiara. Ribadisce la necessità di aprire le porte a Putin e si mostra più morbida sui dazi. "Saremo portatori di una posizione moderata - spiega Conte -, cercheremo di capire le ragioni che portano ad assumere certe posizioni e ci comporteremo di conseguenza". Macron, al termine dell'incontro, ostenta ottimismo, assicura che la linea europea è "unitaria e determinata" e posta un tweet con i leader che ridono insieme. Cremlino: G8?
La Russia punta su altri formati
"La Russia si concentra su altri formati": così il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, ha commentato dalla Cina le parole di Trump secondo cui alla Russia dovrebbe essere permesso di tornare nel G8. Lo riporta l'agenzia Ria Novosti.
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