ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Venerdì, 15 Giugno 2018 09:13

Il monte di Dio, l’Oreb

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Fu pure detto: Chi ripudia la propria moglie, le dia l'atto di ripudio;  ma io vi dico: chiunque ripudia sua moglie, eccetto il caso di concubinato, la espone all'adulterio e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio»

 L’unione dell’uomo con la donna è dello stesso tipo dell’unione dell’uomo con Dio: unica. Queste sono le parole di Gesù ieri ed oggi che non commento.

Nella nostra indagine nell’antico prende più importanza l’incontro di Elia con Dio.

Elia, ‘luogo, ia, di El, dio’, aveva vinto i 450 profeti di Ba.al, ‘anima. alta’ [da leggere Alba] sul monte Carmelo, zum. kar.me.lu, ‘forzakar del soggettolu e della sua parolame’; aveva mangiato focaccia (id. pane) cotta su pietre roventi e bevuto acqua [così prefigurando il cibo, zum. ki.bu, ‘conoscenzabu della Terraki del sacrificio della Messa, ‘uterosha dei MEmesh’].

Arrivò dentro al monte di Dio, l’Oreb, vel Horeb in zumero stretto, vel Sinai.

Questo è il punto focale della narrazione della Bib.bi.a, bib.bi (demone) + semea.

[un pensiero distratto agli antichisti incapaci di distinguere dei da demoni]. Anche un distratto sa che Mosè, Musha in arabo, leggibile Sha.mu vel Shamo, ricevette le tavole della legge sul monte Sinai, vel Horeb.

Pochi sanno che il Sinai denominava anche tutto il deserto dall’Egitto alla Turchia (coi nomi moderni, per non confondere).

Nessuno legge il sintagma Sin-ai: luogo, ia, di Sin = Si.in, ‘vita. corrente’, da Su.en, signora luna, generativa del sin-tag-mah, ‘abbondanza, mah, pezzitag Suen, accado, zum. En Zu.

Proclamo[1] la Resurrezione di Gesù in Siòn, zum. zi.un, ‘soffio (dell’) Uno’.

Andiamo con ordine partendo dall’Horeb, Sinai.

Dio parlò ad Elia dentro le grotte dell’Horeb. Non fuori dalla montagna.

Per i Zumeri l’Aldilà stava dentro alla montagna, non sopra. Qui è l’Aldilà, H vel hubur, da leggere completo in HURUBURU, mediev. Oroboro, il serpente che si morde la coda, alternativo ad HURUBURUS/HURUBURUZ il serpente con la coda rivelatrice fuori. Sono le due facce dell’Aldilà: gli inferi ed il Cielo.

E l’Horeb-Sinai è il secondo monte più alto d’Egitto. Il primo è il monte Caterine, zum. Katharine, ‘animaka. Preghierathar. correntein. cuoree’. Dio agevola l’uomo entrando nel secondo monte in altezza da Terra per favorire il dialogo nell’incontro.

Un pensiero distratto a Klaus Schmidt[2], che è riuscito a trovare i primi templi costruiti 7000 anni prima delle piramidi e si è vietato di capire Dio e gli uomini che li costruirono. Soprattutto che la piramide rovesciata trovata dentro alle montagne rappresenta esattamente la spiegazione del perché Dio entrò dentro al secondo monte d’Egitto.

Leggiamo, dunque, chiarito h, O.r.e.b.: O è il circolo del sacro zumero: U.

R è l’unica lettera polygamma dell’alfabeto, distinguibile solo al plurale: resh in pronuncia antica: ‘profumo’ di vita, erre moderna italiana vel r doppia.

E = cuore/casa in zumero.

Eb = ib = cielo, fuoco [ib-la ‘fuoco-oltre, antico nome di Ebla].

Rileva, soprattutto: i grafi Oreb obbligano a leggere Ebro, ‘fuoco sacro’. E questo spiega Ebrei, quelli del fuoco sacro.

Ditelo agli Ebrei, nostri fratelli, perché non lo sanno ancora!

 


[1] < pur/bur kal.am.

[2] http://www.tellusfolio.it/index.php?prec=%2Findex.php%3Flev%3D153&cmd=v&id=19171

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