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Venerdì, 29 Giugno 2018 03:37

Malta chiude porti a navi Ong

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Il governo maltese ha annunciato la chiusura dei propri porti alle ong, fino a quando non sarà conclusa l'inchiesta sulla Lifeline, la nave con a bordo 234 migranti approdata ieri dopo un rimpallo diplomatico durato giorni. In una nota, l'esecutivo afferma che gli eventi recenti hanno portato alla luce informazioni "finora non note" e che è dunque necessario "accertare che le operazioni condotte dalle entità che usano i servizi portuali e operano nell'area di responsabilità maltese avvengano sulla base delle leggi nazionali ed internazionali".

Il governo della Valletta ha precisato che le indagini riguarderanno, ma non saranno limitate a questo, la certificazione o la registrazione delle navi coinvolte. Il riferimento è al contenzioso sulla Lifeline, che sosteneva di essere registrata in Olanda, circostanza smentita dall'Aja. "Dal momento che le indagini sono condotte da autorità indipendenti - precisa la nota - e fino a quando queste questioni non saranno chiarite, Malta non può permettere alle entità la cui struttura potrebbe essere simile a quella di entità soggette a indagini di usare Malta come porto per le proprie operazioni e di entrare o lasciare i porti" maltesi.

"Malta chiude i suoi porti alle navi delle Ong straniere? Bene, quindi vuol dire che avevamo ragione noi, indietro non si torna! Stop al traffico di esseri umani, stop a chi aiuta gli scafisti. #stopinvasione", scrive su Twitter il ministro dell'Interno Matteo Salvini.

Comandante Lifeline sarà incriminato - Claus-Peter Reisch, comandante della Lifeline, sarà incriminato dalla giustizia maltese, riferisce il legale di Reisch alla Dpa. Il comandante, in particolare, dovrebbe essere incriminato lunedì per la registrazione della nave, che batte bandiera olandese ma, secondo le autorità dei Paesi Bassi, non sarebbe iscritta nei registri come richiesto dalle norme. "Faremo il possibile per chiarire la questione ed assicurarci che le Ong non vengano prese di mira per il salvataggio di persone in mare", dice l'avvocato Neil Falzon.

Oggi a Malta il comandante è stato interrogato nuovamente e, secondo fonti citate dal Times of Malta, dovrebbe essere rilasciato dietro cauzione, mentre la nave dell'ong tedesca rimane sotto sequestro.

La Lifeline ha attraccato ieri a Malta con a bordo 234 migranti, dopo essere rimasta in mare per sei giorni. A sbloccare la situazione, la disponibilità delle autorità maltesi e di altri sette Paesi Ue, tra i quali l'Italia, ad accogliere una quota dei migranti a bordo. A questi Paesi si è aggiunta oggi la Norvegia. Il comandante della Lifeline è accusato da Italia e Malta di avere disobbedito agli ordini della Guardia Costiera italiana, raccogliendo i migranti all'interno delle acque libiche e rifiutandosi di riconsegnarli alla guardia costiera libica. La ong tedesca ha fornito una sua versione dei fatti, spiegando di non aver voluto riconsegnare i migranti alle autorità libiche, per non violare quanto previsto dalla Convenzione di Ginevra sui rifugiati. (Adnkronos)

 

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