L'uso di questo genere di scarpe ha portato a una maggiore probabilità di lesioni, come la fascite plantare e le fratture da stress alla tibia.
Nello studio i ricercatori hanno valutato gli impatti sui piedi e sulle gambe dei corridori prima e dopo una corsa simulata di 5.000 metri su un tapis roulant. Ogni soggetto indossava una scarpa da corsa neutra per un test e poi, dopo un periodo di attesa di 7-10 giorni, ripeteva la procedura con una scarpa massimalista.
"Siamo rimasti sorpresi da questi risultati - ha dichiarato Christine Pollard, docente di kinesiologia - Pensavamo di vedere il contrario: in genere, l'aumento dell'ammortizzazione si traduce in una riduzione dell'impatto e della velocità di caricamento della forza di reazione verticale al suolo.
Sospettiamo che la grande quantità di ammortizzazione sull'intera intersuola induca i corridori a fare affidamento più sulla scarpa che sulle proprie strutture interne per attenuare queste forze". (Ansa)
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