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Martedì, 03 Luglio 2018 09:43

Poppolo

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Salvini ha promesso alle sorgenti del Po di far la lega delle leghe e di durare trent’anni come sta oraIo ne ho settanta. Farei 100 con lui in lega col potere. Se il pupo non fosse in un oceano di ciarle, ubriaco, direi: -passo e chiudo qua; il resto non mi interessa-.

Fortunatamente il popolo fa come il toro che vede rosso. Si scatena furioso subito. Poi si placa e dimentica tutto. Adesso corre davanti al drappo agitato. Corre dietro al pupo, che lo aizza felice. Godono tanto che lui starebbe così per trent’anni.

I problemi da risolvere? Roba passata. Da politici. I migranti? Bastava chiudere i porti! Ed i migranti non esistono più.

La politica è morta ed i problemi non contano; erano invenzioni di politici fuori dal popolo. Noi, del pupi pop, facciamo surf sui problemi insieme col popolo, agitati e felici. Andiamo oltre. Scivoliamo via.

Giochiamo a spararle grosse. Chi prende e agita il brandello rosso più grosso vince. E tutti dietro spensierati. Finalmente sentiamo le parole piene di nulla. Il carretto che guida ci porta nel Paese dei balocchi.

Andiamo, andiamo; il giorno del vino e delle rose è arrivato.

Il poppolo comanda e i problemi obbediscono. Era facile, come vi ripetiamo.

Basta non pensare!

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