La teoria della lettura circolare dei grafi zumeri propone di considerare –ge.inim- = ‘io. parola’ insieme con –ge.imin- ‘io. Spirito. corrente’ risultante in zumero dal latino gemini.
Osserviamo i componenti in dettaglio:
Ge
(Emesal reading of the verb me, to be)[1].
Me è il verbo essere anche in Zumer: Zu, ‘conoscenza’ di En Zu, ‘Signora Luna’, è attiva nello scrivente, -mer.
Io:
Ge26, ge2
I, me; myself, cf., ga2-e[2].
Imin-inim:
Imin (2, 3)
seven; totality; innumerable; all (ia2/i2, ‘five’, + min, ‘two’ –no: im, ‘wind’, + in, ‘he’ o ‘entra’)[3]
e la parola [anima KA] è
inim, enim [KA]
word(s); statement; command, order, decree; oath, agreement; matter, affair, concern, subject (in, ‘one discrete individual’, + eme, ‘speech’)[4].
In-im = ‘parola’. Im-in = sette = vento-Spirito corrente.
Se ne deduce che inim è il reciproco, consapevole per i sacerdoti-maghi scriventi, di imin. Inconsapevole nei traduttori moderni[5].
Se inim = sette (come le divinità col potere creativo ‘me’) si ha chiara la fonte del numero sette sui 4000 anni di storia e popoli.
Ge.inim, dunque, significa, per una divinità, che ‘sta in cielo’: ‘io. parola’; ed anche
Ge.inim, ‘io. parola’, per un umano che sta sulla terra.
Io sono gemello della mia parola, di ciò che scrivo.
Io, nato nel segno zodiacale dei gemelli, mi vedo ‘partner di me stesso’, Mash Tabba.
Ge, essere, inim, parola.
[1] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 97.
[2] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 97.
[3]John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 126.
[4] John Alan Halloran, Sumerian lexicon, Los Angeles, Logogram Publishing, 2006 : 128.
[5] Con un riguardo speciale per il logico Odifreddi.