coronamento [vc. Dotta, lat. tardo coronamentu (m) da corona ‘corona’ *sec. XIII] s.m. 1. Incoronazione 2. Compimento, degna conclusione: quest’opera è il compimento della sua vita 3. (edil.) struttura con cui termina superiormente una costruzione 4. (mar.) orlo superiore della poppa delle navi . fanale di coda, quello bianco mostrato dalle navi a poppa. Lo Zingarelli 2018.
Sabato 7 luglio 2018, io studio la parola ‘coronamento’ con l’archeologia del linguaggio. È il termine che puntella la mia vita giunta al 70° anno. Il mio me.
Inizio con coronimo e coronare.
4287 anni dopo la morte di Ri.mush (‘camminori (del) serpentemush’), il coronimo [(coronimo [comp. del gr. chora ‘regione’ e –onimo *1944] (ling.) demominazione di regione o di area geografica (per es. Polesine)]
‘monte de Antares e colo maledicto’ corona
[coronare (vc. dotta, lat. coronare, da corona ‘corona’ * sec. XII] in lingua, fu dingua, l’analisi etimologica del paleonimo [‘nome antico’], attraverso an.thar.ish, ‘cieloan preghieraka.thar vita-morteish’.
Ieri, abbiamo visto: Corona di Misericordia: http://www.agoramagazine.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=26715:corona-di-misericordia&Itemid=713
Oggi, propongo:
kur-gal
Great Mountain – a metaphor for temples, for Sumer as a place where earth and sky meet, and for Enlil, the god of Nippur (‘mountain’ + ‘big).’
La metafora è necessaria per i moderni (per aver riferimenti comuni con chi scrisse in cuneiforme). Poiché questa m. è molto approssimativa diventa un idiotismo. KUR, in realtà, è tutto: cor, cuore, e interno della montagna, ovvero: bil.ki.lib.ba è il tutto zumero: ‘-doppio circolo animato di gioia-lib.ba di Cielolib e Terraki’.
Potremmo riassumere con ku.ur2, ‘distinguoku baseur’. E sarebbe ancora un’approssimazione. Più preciso:
kur – sha3 (-ra)
centre of the mouintains (‘mountains’ + ‘womb, midst’; cf., an-sha3 (-ga)).
La lettura circolare sha3 kru vel sacro offre il massimo del sacro, antico O = U. è l’Aldilà, nel centro della montagna. Nel centro, non sopra, caro Klaus Schmidt.
Dunque, da O dobbiamo partire ed in O tornare. In O nessun digiuno perché è l’Apocalisse, nascita, morte e Resurrezione di Gesù vel GESH.BU, ‘Albero di conoscenza’, GESH.UB, ‘Albero del Cielo’, GESHU.BI, ‘-tutto quanto è di-bi GESU’. Am.En, ‘-che venga-am (il) SignoreEn [Il = Dio Padre in: Il coronamento].
EN LIL, Signor Vento, è il Signoreen gioiali di Dioil. Dio di Nippur, accado, Ni.bru, zumero, da leggere nin.bro, ‘terrore. dentro’ da buttar fuori contro i nemici. Come li.bro è ‘gioiali del Contenitore’, da porgere al lettore.
Potete voi digiunare se Gesù è dentro di voi? Questo dico per rendergli grazie.
Come faceva lo scriba di Osiride, gr. per Asir, egizio, ‘camminoir dell’Uno d’origineash’. In.izi zum.= ‘fuocoizi. correntein’.
È il fuoco che mi brucia e rasserena, la Misericordia, coronamento di vita.