Giunti sul posto, biologi e volontari dell’Oasi WWF (focal point del Progetto tartarughe marine dell'associazione) hanno dapprima recintato e messo in sicurezza l'area, e poi provveduto a esaminare il sito dove l'animale aveva presumibilmente deposto. Ed è arrivata la conferma: nella "fiasca di deposizione" sono state trovate circa 80-100 uova. Il nido è in sicurezza, sia come distanza dalla riva (al riparo da eventuali mareggiate) che come profondità: le prime uova sono a circa 27 centimetri dalla superficie. La schiusa avverrà tra circa 50-60 giorni dalla deposizione. La “staffetta” vincente è stata possibile grazie alla campagna di sensibilizzazione e informazione WWF sulle tartarughe marine che ha coinvolto gli stabilimenti balneari, divenuti “sentinelle delle spiagge”. Sarà il Comune di Pisticci a fornire una recinzione che permetterà ai volontari WWF di proteggere il nido e di svolgere l'attività di sensibilizzazione.
"La deposizione di Pisticci è una bellissima notizia che si aggiunge a quelle arrivate dalla Sicilia dove le tartarughe marine hanno inaugurato la stagione delle deposizioni” dichiara la presidente WWF Donatella Bianchi che aggiunge: “Ora i volontari del WWF monitoreranno e sprveglieranno il nido fino alla sua schiusa, spiegando ai tanti turisti che chiedono informazioni le fasi riproduttive della tartaruga e quanto è importante aiutare questi animali minacciati. Un’azione fondamentale per difendere questi straordinari rettili marini è lo stop alla plastica usa e getta: secondo gli esperti, infatti, nel Mediterraneo una tartaruga marina su due ha ingerito plastica”.