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Sabato, 22 Agosto 2015 07:18

"Pane al Veleno" di Ciro Petrarulo e Ciro De Angelis

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Un libro scritto sull’onda anomala dei ricordi, nella prima parte è come se il tempo fosse tirato da fili invisibili, dove il primo autore, che stato un dirigente dell’Italsider, va a avanti e indietro nel tempo, come un’attenta sceneggiatura.

 

Si parte dalla fine, dal 2012 anno “orribile” per l’Ilva per tornare indietro. Il titolo è emblematico. Si suol dire pane al pane, quando la concretezza della verità non consente ipocrisie, ma se c’è il veleno scoppia la contraddizione, si sgonfia quell’assunto che voleva coniugare lavoro e ambiente, pane e veleno non vanno d’accordo.  

Lo descrive bene De Angelis nella seconda parte, analizzando i dati di Sentieri, questo studio epidemiologico nazionale che è diventato bibbia per molti ambientalisti, ma che nelle mani di un formatore diventa slide, informazione, scheda analitica. Allora quel veleno lo analizzi nella ricerca del Sole2ore, nell’ecosistema urbano di Legambiente e diventa più che scienza, coscienza critica.

Nella prima parte, in quella di Petrarulo, che mi dispiace di aver incontrato solo ora, c’è la nostra storia, quella vera, non quella immaginata in raffigurazioni simboliche, o slogan, striscioni.  Qui si mangia il pane della concordia, a volte, ma si mangia anche veleno. Apparentemente c’è nel racconto di Petrarulo una sorta di sudditanza a mamma Italsider, in questo senso si capisce la parola pane. Ma è solo apparenza, perché c’è la denuncia dei fatti occulti, di ciò che si muoveva nella finanza di Stato, quando c’era Lui, scrive Petraroli, appunto lo Stato.

Ma in quella vicenda che l’autore ha vissuto fin dall’inizio, c’è la certezza, visto il ruolo di direttore della rivista “Notizie Laminati Piani” e di tutte le altre forme di comunicazioni interne dell’Industria di Stato, che l’industria dell’Iri inquinava ma almeno lo diceva, o l’avrebbe detto, il privato ha inquinato in modo superlativo dopo la chiusura di Genova, e lo ha occultato creando una rete di connivenze. In questo senso, la certezza che viene dalla storia raccontata da Petrarulo, stante l’intervento massivo dello Stato a Taranto, la delicatissima partita socio-ambientale legata a questo colosso industriale, non doveva essere lasciata al privato. Fu un errore storico che il libro dettaglia su come si gestì la svendita dell’Italsider, poi fu anche il turno dell’Ambiente, ma questo è già epilogo, o postum scriptum.

Non è uno scritto di un ambientalista che va lancia in resta contro, non è neanche la difesa cieca di un lobbista industrialista.  E’ un giornalista, che scrive la cronaca della sua esperienza, consapevole che, come riporta il sottotitolo del libro, che in realtà è la chiusura di un capitolo, anzi ogni capitolo è un redazionale di prima pagina: “Il contradditorio legame tra Taranto e Ilva: se ora l’azienda ha il raffreddore, la città ha già da tempo la polmonite. Misera Taranto, serva del bisogno”. 

Scheda

Ciro PETRARULOv (nella foto il primo a sinistra intervistato da Baldacconi di Studio100) è nato nel 1947 a Grottaglie, dove risiede. Ha cominciato a scrivere su vari quotidiani e periodici dal 1972. Spaziando dalla cronaca nera a quella politico-sociale, di costume, culturale e sportiva, ha collaborato con il Messaggero di Roma, il Mattino di Napoli; la Gazzetta del Sud di Messina e con i periodici pugliesi, Tribuna dello Sport ed Espresso Sud.

Iscritto all’albo dei Giornalisti-Pubblicisti, nell'elenco dei comunicatori di Impresa ed in quello dell’Ascai (Associazione per lo Sviluppo delle comunicazioni Aziendali in Italia), è stato direttore responsabile del settimanale Grottagliese «Sport e Città», corrispondente del             Corriere del Giorno e, dal 1978 al 2003 della Gazzetta del Mezzogiorno.

Dal 1969 a tutto il 2001 in Italsider poi Ilva, sino al 1981 e stato "primo tecnico" di Ricerca e Sviluppo Metallurgico; passato nel 1982 alle Relazioni Esterne dell'Italsider, è stato prima redattore, poi coordinatore degli strumenti di Comunicazione dell’azienda Partecipazione Statale di “Ore 14 Notizie»; «R-Riservato ai capi»; «Notizie Laminati Piani»; nonché autore dei testi degli audiovisivi didattici sul ciclo siderurgico e degli audiovisivi divulga­tivi sulle principali attività produttive e formative (tecnologia, ambiente e sicurezza) dell’ Azienda a Partecipazione Statale. Dal 1982 stato direttore responsabile dei giornali aziendali "Notizie Laminati Piani» e "IlP Informazioni» (diffusi in tutti i comprensori siderurgici di Ilva, in cui ha coordinato la stampa aziendale degli stabilimenti di Terni - «Notizie Laminati Speciali» e di Piombino, «Notizie Laminati lungi»

Ciro DE ANGELIS è nato a Taranto nel 1963. Si è laureato in Filosofia all'Università degli Studi di Lecce ed in Scienze della Formazio­ne Primaria all'Università di Bari. Docente nella scuola primaria, negli ultimi anni ha organizzato numerosi convegni, pronuncia­to conferenze e tenuto corsi di formazione su tematiche di carattere storico-filosofico, public speaking e sviluppo del carisma. Ha inoltre realizzato, in collaborazione con numerose istituzioni scolastiche, progetti didattici sulla Comunicazione efficace, sulla Costituzione Italiana, sulla Dichiarazione Universale dei diritti dell'uomo, sulla Shoah, sulla questione delle Foibe e sull'insegname­nto della Lingua e della Cultura Italiana per stranieri. Uno dei progetti cui ha collaborato, quello sulla Giornata della Memoria del 2003, si è classificato al primo posto in Italia, ed è stato premiato al Quirinale dal presidente Ciampi, con la medaglia d'oro. Ha pubblicato, con Aica Editore:

-"L’evoluzione delle tecniche della comuni­cazione nella produzione culturale: dall’elo­quenza della retorica classica allo slang degli sms"(2009);

 "Tecniche di memorizzazione e CMC (Comunicazione Mediata dal Computer) per un efficace processo di insegnamento-ap­prendimento" (2011);

-"L'utilizzo dei media e possibili implicazioni psicoeducativo-didattiche nella fase di post ospedalizzazione" (2012);

 "Lifelong Learning e ICT per superare il Digital Divide"(2013).

Nota

Il libro cartaceo è fuori catalogo, provvederemo, appena possibile a rimetterlo online

Read 2100 times Last modified on Domenica, 23 Agosto 2015 07:13

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