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Domenica, 22 Luglio 2018 00:00

Misericordia io voglio e non sacrificio, non avreste condannato individui senza colpa

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Papa Francesco, nella sera dell’elezione, ci consigliò di leggere Walter Kasper, Misericordia, Concetto fondamentale del vangelo –Chiave della vita cristiana, Brescia, Queriniana, 2013. Lui lo aveva appena letto.

San Giovanni XXIII, col Concilio Vaticano II, proclamò la misericordia l’attributo principale di Dio. Prima era l’onnipotenza, l’onniscienza. Sì la carità, caritas, kar.it.ash è stata ampiamente celebrata fin da san Paolo, ma Dio padre fu potenza. Del resto, Gesù è la personificazione della misericordia divina. E tuttavia, la misericordia di Dio è vista come il top da 55 anni soltanto. Prima, il potere punitivo divino era visto come il top del potere possibile.

Duemila anni passati per riconoscere Dio nella misericordia attestano quanto siamo profondamente bestie con un lampo divino che ci salva.

Per essere subito attuali, il Mediterraneo pullula di morti affogati dall’indifferenza dell’Europa ‘civile’. Dove sta la misericordia umana? Il popolo italiano non l’ha scordata del tutto. Sono i popoli europei ad averlo fatto. Naturalmente, il governo pupi pop dà prove giornaliere di non conoscere la misericordia, ed i sondaggi supportano le manifestazioni più bestiali. Il popolo bue c’è, è vero, ma il popolo buono accogliente, mite, agisce sempre. Il nostro ministro degli Interni è ateo nel profondo, pagato dalla lobbie delle armi. Faccio questa sola osservazione perché aborro far il filosofo, non parlo della misericordia teologica, ma di quella operativa.

La misericordia è operativa o non è nulla. Dio vuole misericordia, non sacrificio. Vuole perdono.

Che cos’è per.dun.u?: ‘trono Padrone tutto’ in zumero.

Libro di Isaia 38,1-6.21-22.7-8. 
In quei giorni Ezechia si ammalò gravemente. Il profeta Isaia figlio di Amoz si recò da lui e gli parlò: "Dice il Signore: Disponi riguardo alle cose della tua casa, perché morirai e non guarirai". 
Ezechia allora voltò la faccia verso la parete e pregò il Signore. 
Egli disse: "Signore, ricordati che ho passato la vita dinanzi a te con fedeltà e con cuore sincero e ho compiuto ciò che era gradito ai tuoi occhi". Ezechia pianse molto. 
Allora la parola del Signore fu rivolta a Isaia: 
"Và e riferisci a Ezechia: Dice il Signore Dio di Davide tuo padre: Ho ascoltato la tua preghiera e ho visto le tue lacrime; ecco io aggiungerò alla tua vita quindici anni. 
Libererò te e questa città dalla mano del re di Assiria; proteggerò questa città. 
Isaia disse: "Si prenda un impiastro di fichi e si applichi sulla ferita, così guarirà". 
Ezechia disse: "Qual è il segno per cui io entrerò nel tempio?". 
Da parte del Signore questo ti sia come segno che egli manterrà la promessa che ti ha fatto. 
Ecco, io faccio tornare indietro di dieci gradi l'ombra sulla meridiana, che è già scesa con il sole sull'orologio di Acaz". E il sole retrocesse di dieci gradi sulla scala che aveva disceso. 

Libro di Isaia 38,10.11.12abcd.16. 
Io dicevo: "A metà della mia vita 
me ne vado alle porte degli inferi; 
sono privato del resto dei miei anni". 

Dicevo: "Non vedrò più il Signore 
sulla terra dei viventi, 
non vedrò più nessuno 
fra gli abitanti di questo mondo. 

La mia tenda è stata divelta e gettata lontano da me, 
come una tenda di pastori. 
Come un tessitore hai arrotolato la mia vita, 
mi recidi dall'ordito. 

Signore, in te spera il mio cuore; 
si ravvivi il mio spirito. 
Guariscimi e rendimi la vita. 



Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 12,1-8. 
In quel tempo, Gesù passò tra le messi in giorno di sabato, e i suoi discepoli ebbero fame e cominciarono a cogliere spighe e le mangiavano. 
Ciò vedendo, i farisei gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare in giorno di sabato». 
Ed egli rispose: «Non avete letto quello che fece Davide quando ebbe fame insieme ai suoi compagni? 
Come entrò nella casa di Dio e mangiarono i pani dell'offerta, che non era lecito mangiare né a lui né ai suoi compagni, ma solo ai sacerdoti? 
O non avete letto nella Legge che nei giorni di sabato i sacerdoti nel tempio infrangono il sabato e tuttavia sono senza colpa? 
Ora io vi dico che qui c'è qualcosa più grande del tempio. 
Se aveste compreso che cosa significa: Misericordia io voglio e non sacrificio, non avreste condannato individui senza colpa. 
Perché il Figlio dell'uomo è signore del sabato». 

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