ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Giovedì, 26 Luglio 2018 00:00

«Taranto futuro prossimo», intervento di Gianni Liviano, consigliere regionale

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“L’idea di fondo è sempre stata quella di offrire a Taranto prospettive di sviluppo che la emancipino dall’attuale situazione di one company town ovvero di città che ha affidato interamente il suo destino alla siderurgia, all’Ilva in particolare. Con questo intendimento e per questi scopi è nata la legge regionale speciale per Taranto”.

Così il consigliere regionale del Gruppo Misto, Gianni Liviano, intervenendo all’iniziativa “Taranto futuro prossimo” organizzata da Asset, l’agenzia regionale incaricata dalla giunta regionale di costruire il piano strategico della legge regionale speciale per Taranto. Legge di cui Liviano è stato l’ispiratore e ne è il padre putativo.

“Con la legge per Taranto - ha aggiunto Liviano - stiamo ragionando di rigenerazione urbana e di rigenerazione umana, entrambi condizioni essenziali perchè si possa realizzare una prospettiva di futuro e che sono la conseguenza della capacità e possibilità della città di emanciparsi da una situazione di dipendenza che la rende sterile e improduttiva ma che, al tempo stesso, rompe il tessuto comunitario perché è evidente che nella città ci sono gli amici dell’ambiente e gli amici del lavoro quasi che lavoro e ambiente non siano entrambi diritti per le persone. Un situazione che, a mio avviso, va superata non con chiusure tucur, che mi sembrano difficilmente proponibili, ma attraverso diversificazione di prospettive economiche che permetterebbero alla città di essere libera di compiere scelte importanti che la riguardano".

Ma perché la legge speciale per Taranto possa essere davvero efficace è indispensabile che, ha aggiunto Liviano, “l’intera comunità ionica, e non mi riferisco esclusivamente alle amministrazioni pubbliche ma alla città reale, venga coinvolta nel progetto di piano strategico. La necessità di comporre un quadro integrato di azioni di rapido avvio, in un disegno strategico che, nel tempo, definisca le necessarie condizioni di cambiamento per la città di Taranto, - ha aggiunto ancora Liviano - richiede una programmazione dedicata di messa in opera del complessivo sistema di competenze ordinarie regionali ed un impegno alla mobilitazione delle risorse tecniche, amministrative, finanziarie, con particolare riferimento al ciclo di Programmazione Unitaria 2014-2020. Questo impegno, così diretto e finalizzato, appare giustificato, rispetto all’intero territorio regionale, non per la percezione della gravità dei fenomeni, ma anche per la loro misura, vieppiù analizzata, che fa della città di Taranto, rispetto alle dinamiche territoriali regionali, un caso unico riconosciuto dalle principali fonti dell’informazione statistica regionale. Resta fondamentale - ha poi concluso Liviano - la collaborazione tra istituzioni. Per questo reputo indispensabile che i consiglieri regionali tarantini debbano essere coinvolti in pieno, cosa che fino ad oggi non è avvenuta”.

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