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Sabato, 28 Luglio 2018 17:04

Liviano:«Noi siamo persone libere non ossequiosi yesman»

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“Emarginano Taranto emarginando me. La dichiarazione dei capigruppo di estromissione mia e di Borraccino oltre ad essere un errore politico ed un'offesa per la democrazia è anche un ulteriore schiaffo in faccia per i tarantini.

Il presidente Emiliano ci ha abituato a farsi percepire politicamente come chi, da un lato pretende dalla sua maggioranza una fiducia ad occhi chiusi (pena l'estromissione), dall'altro dice tutto e il contrario di tutto (vedi Ilva, xylella, tap e vaccini tanto per citare solo alcuni temi). Se appartenere alla maggioranza significa appartenere ad un esercito dove un padrone stabilisce le scelte e i consiglieri di maggioranza sono chiamati ad essere meri omologatori senza nessun momento di preventiva condivisione, io non sono disponibile. Io sono un uomo di centrosinistra per cultura storia e tradizione e anche per questo intendo la politica come campo aperto di inclusione, confronto e condivisione e non certo come esercito”.
Rabbia e determinazione, Gianni Liviano le sfoggia in conferenza stampa. Quanto accaduto mercoledì scorso, quando dopo la bocciatura in I commissione consiliare dell’assestamento di bilancio i capigruppo di maggioranza hanno diramato una nota con la quale ritenevano il consigliere del Gruppo Misto (insieme al collega Borraccino) fuori dalla compagine che amministra la Regione Puglia, brucia ancora.
“Considero l'assestamento di bilancio un'occasione per ripensare mete e rotte”, ha spiegato Liviano. “Per questo - ha subito aggiunto - mi aspettavo sul documento di bilancio una condivisione (che non appartiene per niente al pensiero del presidente Emiliano) dal momento che, con l’assestamento, si vanno a rivedere situazioni che, col bilancio di previsione, non hanno reso rispetto a quanto preventivato. Tutto ciò non è avvenuto. Pur nel rispetto del ruolo della Giunta, io non credo che ai consiglieri possa essere chiesto di essere permanentemente meri omologatori di scelte altrui, in funzione del vincolo di appartenenza alla maggioranza. Se per i capigruppo questo va bene, per me: no”.
L’obiettivo per Liviano resta, sempre e comunque, lo sviluppo e il rilancio della città di Taranto e della sua provincia. "Non è la prima volta che io sono estromesso, è già successo in maniera strumentale e imbarazzante per la vicenda dell'assessorato qualche anno fa e ora sono addirittura estromesso dalla maggioranza: le persone libere non sono apprezzate ma io alla mia libertà non rinuncio e non sono disponibile a mandare il cervello all'ammasso. Per questo nessuno mi potrà mai buttare fuori. Se ciò avverrà e perché l’avrò deciso io e nessun altro per me".
Poiché nell’assestamento di bilancio non c’è traccia di Taranto, Liviano ha annunciato di aver presentato cinque emendamenti che riguardano la dotazione finanziaria per mettere la legge regionale speciale per Taranto in grado di diventare operativa, al di là del piano strategico “Taranto futuro prossimo" in fase di realizzazione, l’aeroporto di Grottaglie, il Mar Piccolo.
“Con gli emendamenti - ha spiegato Liviano - chiedo l’assegnazione di una dotazione finanziaria di 1 milione di euro, che va ad aggiungersi a quelli già stanziati, per sostenere e accelerare il processo di costituzione del Polo formativo di eccellenza per la Blue economy, la nautica e la marineria a Taranto; 5 milioni di euro, da reperire da fondi comunitari e così come previsto dall’articolo 2 della legge per Taranto, allo scopo di garantire ai lavoratori in uscita dall'Ilva e dall'indotto, possibili soluzioni di autoimprenditorialità in maniera non individuale, impegnando
le strutture amministrative e le agenzie della Regione a seguire gratuitamente erogando servizi di accompagnamento fiscale, giuridico e di consulenza, le fasi di start up per i primi tre anni di vita societaria; sempre a quanto previsto dalla legge regionale Taranto, l'art. 30 della l.r. 23/06/2008 n. 16 comma g viene così emendato: l'aeroporto di Grottaglie è immediatamente fruibile ai fini dei voli civili. Per questo obiettivo è assegnata una dotazione finanziaria, in termini di competenza e cassa, di 5 milioni di euro. Duecentomila euro è la richiesta dell’emendamento
per la realizzazione di un action plan, e dei relativi studi di fattibilità, al fine di garantire il più rapido sviluppo e la più efficace definizione di un piano di azioni atte a garantire la restituzione del valore potenziale delle risorse del Mar Piccolo di Taranto; centomila euro per l’action plan e i relativi studi di di fattibilità al fine di fornire risposte coerenti con le aspettative utili al mondo giovanile pugliese, e di realizzare una fase di studio e di analisi dei sogni e dei bisogni del mondo giovanile pugliese”.
Insomma, la stella polare per Liviano “sono gli interessi dei tarantini e non quelli dei partiti. Non a caso, durante il mio breve periodo in assessorato all’Industria turistica e culturale, con il mio lavoro ho salvato i finanziamenti europei, che altrimenti sarebbero andati persi, grazie ai quali oggi Taranto può contare di nuovo sulla fruibilità del teatro Fusco e del liceo musicale Paisiello per il quale ho scongiurato quello che sembrava, allora, una sicura chiusura. O, ancora, il progetto, che ora si sta compiendo, proposto al commissario straordinario delle bonifiche, Vera Corbelli, di impiegare in lavoratori ex IsolaVerde nelle bonifiche, le assunzioni di personale per Arpa Taranto, le opere fognarie mancanti in alcune zone dei quartieri di Lama e San Vito. Ora, ancora di più di quanto fatto fino a oggi, sarò vigile alla tutela della legalità in Regione e a tutelare, anche attraverso il controllo di appalti e di assegnazione di incarichi, consulenze e quant'altro, i diritti dei cittadini. Per questo, per esempio, - ha poi concluso Liviano - ho aperto da ieri l'email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. affinché ciascuno possa segnalarmi eventuali irregolarità compiute dagli enti pubblici ai danni dei cittadini”.

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