Colpi che arrivano tra i due leader, Maduro e Borges, anche attraverso i social: Borges ha definito l'attentato di sabato infatti un "attentato-farsa". Maduro ha invitato poi i leader statunitensi e colombiani a consegnare altri eventuali sospetti e ha dichiarato di confidare nella buona fede del presidente americano Trump. (Simona Zecchi - Euronews)
"Ci sono diverse accuse che puntano su Borges. In effetti tutte lo indicano come colpevole" - ha dichiarato Maduro di fronte alle telecamere -. "Borges, che vive protetto dall'attuale governo colombiano in Bogotà, proprio lui. Sappiamo quanto sia abbastanza codardo da aver potuto partecipare in questo tipo di azioni: lo so molto bene. Borges è spesso indicato come partecipe in tutti gli atti violenti degli utimi 15 anni destinati a destabilizzare uno stato: tipi come lui si chiamano "Guarimbas". Sempre lui. Ora però abbiamo le accuse dirette... Un altro leader dell'opposizione, tra i più psicopatici e folli, è invece Requesens" - ha concluso Maduro.
Requesens, arrestato martedi 7 agosto, appartiene al gruppo di opposizione "Primero Justicia" diretto da Julio Borges, ed è stato vittima a sua volta di violenti attacchi durante alcune dimostrazioni organizzate contro Maduro. Un clima quello venezuelano, insomma, in cui le accuse rimbalzano da una parte all'altra senza sosta.