"Questo sta determinando una crisi che abbiamo già visto in altre parti del mondo, in particolare nel Mediterraneo", sostiene l'Oim.
E come sta capitando nella civile Europa a partire dalla nuova Italia giallo-verde, la risposta ai poveri migranti non è delle migliori, anzi. La cronaca di paeseitaliapress lo dice chiaramente.
Ecuador e Perù hanno iniziato ad adottare delle severe contromisure adoperando un giro di vite sul rilascio dei permessi temporanei di soggiorno e introducendo la necessità di un passaporto per i cittadini venezuelani che cercano di attraversare il confine con la speranza di transitare verso i paesi che offrono maggiori opportunità.
Significativa poi la decisione dell’Ecuador di uscire dall’ALBA (Alleanza Bolivariana per le Americhe) adducendo come motivazione la frustrazione nei confronti della mancanza di volontà da parte del Venezuela e del governo di Nicoáls Maduro di trovare una soluzione alla crisi in essere. Una crisi che ha originato il “maggior esodo della storia contemporanea del continente”, ha aggiunto il cancelliere ecuadoregno José Valencia, evidenziando ancor di più l’isolamento del governo venezuelano.
Funzionari per le attività della migrazione in Perù stimano che nella prossima settimana arriveranno circa 100.000 sfollati venezuelani, che si aggiungeranno al mezzo milione che già risiede nel paese. Un flusso migratorio che mantiene un ritmo di 3.000 rifugiati al giorno e che forse conoscerà una leggera inflessione solo a partire da domani sabato 25 agosto, quando sarà necessario avere un passaporto. (art. La crisi migratoria venezuelana coinvolge tutta l'America Latina