Nel 2010 l’uomo aveva intentato una causa contro il social network, sostenendo che, nel 2003, Zuckerberg gli avrebbe garantito metà dei proventi derivanti dalla nascita di una piattaforma social.
Un contratto tra i due effettivamente è esistito, ma secondo il Giudice distrettuale di Buffalo, Richard Arcara, era un semplice contratto di collaborazione come programmatore che poi Ceglia aveva modificato per sostenere la propria tesi. come riportato da Reuters. Facebook è stato creato un anno dopo il contratto tra Ceglia e l’allora studente universitario Zuckerberg.
Condannato per truffa in seguito alla battaglia legale, nel 2015 Ceglia si era rimosso la cavigliera usata per monitorarlo durante la libertà vigilata ed era scappato con la moglie, i figli e un cane in Sud America. In una lettera a Bloomberg aveva detto: “L’opportunità si era presentata da sola, così ho fatto un gioco alla McGyver e iniziato a correre per [avere salva] la vita”.
UPDATE: Paul Ceglia and his Ecuadorian attorney are challenging his extradition to the United States, according to Ceglia's attorney in Buffalo. https://t.co/2Ctkd4bgiM
— News 4, WIVB-TV (@news4buffalo) August 28, 2018
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Ora Ceglia è in attesa della decisione del tribunale ecuadoregno che dovrà decidere sulla sua possibile estradizione. Roberto Calderon, rappresentante legale del fuggitivo, ha detto che ci vorranno 45 giorni per una decisione da parte delle autorità del Paese. Precisando però che gli accordi di estradizione tra Stati Uniti ed Ecuador non prevederebbero anche i reati di cui Ceglia è accusato.