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Lunedì, 03 Settembre 2018 13:28

Taranto, inquinamento Mar Piccolo: la Commissione Ue chiede chiarimenti

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Lo rivela il commissario Karmenu Vella in una lettera all'eurodeputata M5s Rosa D'Amato “La questione della contaminazione del Mar Piccolo” a Taranto “deve essere affrontata dalle autorità italiane competenti” e per questo la Commissione europea ha scritto a tali autorità per avere “una risposta”.

Lo dice il commissario Ue all'Ambiente, Karmenu Vella, rispondendo a una lettera di chiarimenti dell'eurodeputata tarantina del Movimento 5 stelle, Rosa D'Amato.

“A Bruxelles ho sollevato il problema dell'inquinamento del Mar Piccolo e dei rischi per la salute e l'economia della zona, vista la presenza dei vicini allevamenti di mitili”, spiega l'europarlamentare. Nel ribadire che i mitili contenenti livelli di diossina al di sopra di quelli consentiti non possono essere immessi sul mercato, il commissario Ue Vella ha aggiunto che “la autorità competenti devono intraprendere adeguate misure per garantire il corretto funzionamento delle attività economiche che dipendono dalla qualità delle acque, come l'allevamento dei mitili” e “indagare per stabilire la fonte della contaminazione”, con conseguenti misure “per ridurre o eliminare” tale fonte.

“La Commissione ricorda poi che vanno rispettate le direttive sulle emissioni industriale e sulle acque marine – spiega D'Amato – E sollecita azioni anche per le acque intorno al quartiere Tamburi. Noi continueremo a tenere alta l'attenzione su questo problema, a Taranto come a Bruxelles. Le fonti di inquinamento, coe da contratto di Governo, vanno eliminate. A partire dall'Ilva”.     

In allegato la lettera del commissario Ue Karmenu Vella

 

Ms Rosa D'Amato

Member of thè European Parliament

European Parliament

Rue Wiertz, 60

1047 Brussels

Dear Ms D’Amato,

Thank you for your letter of 30th July concerning thè contamination of mussels in Taranto.

The issue of thè contamination of Mar Piccolo in Taranto has to be addressed by thè competent Italian authorities in accordance with thè regulation quoted in thè answer to your written question, i.e. Regulation (EC) 1881/2006. In that respect, please note that thè Commission Services of Directorate-General for Health and Food Safety have already written to thè Italian competent authorities to follow-up, and are waiting for a reply.

According to this regulation, as you rightly point out, mussels containing levels of dioxins and dioxin-like polychlorinated biphenyl (PCBs) above thè EU maximum levels cannot be placed on thè market. This is both a safeguard measure for thè public health and an incentive for thè competent authorities to take appropriate measures to ensure thè viability of economie activities dependent of thè quality of water such as rrusse! farming.

In this respect, Commission Recommendation 2013/711/EU provides that in cases of non- compliance with thè F.U maximum levels, thè competent authorities of thè Member States, in cooperation with operators, should initiate investigations tc identify thè source of contamination and take measures to reduce or eliminate thè source of contamination.

Therefore, it is primarily for thè competent Italian authorities io investigate thè extent of thè pollution of thè marine waters and its potential sources and take appropriate measures as necessary.

Nevertheless, within thè limits of its competences, thè Commission is closely following thè broader environmental situation in this area, both under thè industriai emissions as well as under thè water and marine water framework directives. This should have positive effeets also on thè waters around Tamburi district.

Yours sincerely,

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