Durante la dodicesima edizione della manifestazione enogastronomica quattro writer interpretano artisticamente i complessi temi legati alla lotta alla povertà (Goal 1 - No poverty; sul Lungo Po Antonelli) e alla fame (Goal 2 - Zero Hunger, in Piazza Cesare Augusto), all’impegno per rendere le città dei luoghi inclusivi e sostenibili (Goal 11 - Sustainable cities and communities; in Corso Regina), alla salvaguardia degli oceani e delle risorse marine (Goal 14 - Life below water; in Corso Regina).
Il progetto parla il linguaggio immediato e universale della street art con l’obiettivo di smuovere le persone, soprattutto i più giovani, a diventare protagonisti di una rivoluzione positiva.
“Siamo orgogliosi di fare di Torino, con questo originale progetto di street art, la prima città al mondo a declinare i 17 Goal dell’Onu in segni tangibili sul suo territorio - dichiara Marco Giusta, assessore ai Diritti della città di Torino. È un’iniziativa che esalta due aspetti strategici della nostra Amministrazione: la forte vocazione ambientalista e l’attenzione alla cultura intesa come motore di rigenerazione urbana. Colgo tuttavia l’occasione per ringraziare pubblicamente le artiste e gli artisti locali, grato inoltre a Lavazza e alla Fondazione Contrada Torino onlus per il sostegno concreto alla realizzazione”.
“Grazie a TOward 2030. What Are You Doing? l’arte incontra la sostenibilità: muri di Torino si colorano di messaggi importanti, una vera e propria call to action attraverso 17 opere di arte urbana che interpretano i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite in chiave pop e moderna - commenta Mario Cerutti, Chief Institutional Relations & Sustainability Officer Lavazza. L’agenda 2030 è anche per noi uno stimolo ad ampliare la nostra strategia di sviluppo sostenibile includendo non solo comunità produttrici di caffè, ma in maniera crescente anche i nostri dipendenti, collaboratori, fornitori e consumatori”.
GOAL 1 - Lungo Po Antonelli. È lo street artist toscano Marco Burresi, in arte ZED1, a interpretare il Goal 1: No Poverty - Sconfiggere la povertà. Sul Lungo Po Antonelli prende vita un grande borsello aperto con al suo interno un terreno. Nella zona all’ombra emerge un terreno sterile di idee e di azioni virtuose, dal quale nascono povertà, guerre e soprusi, mentre da quello fertile e illuminato dal sole e dal pensiero generoso nascono frutti e prende vita una storia positiva.
GOAL 2 - Piazza Cesare Augusto. Il Goal 2: Zero Hunger - Sconfiggere la fame è frutto dalla creatività del collettivo torinese Truly Design, che si è lasciato ispirare dalla parola latina “cultus”, intesa sia come “coltura”, sia come “cultura ed educazione”, che deve sensibilizzare alla scarsità di risorse a livello globale.
GOAL 11 - Corso Regina. È Matteo Capobianco, aka Ufo5, l’artista scelto per disegnare su muro il Goal 11: Sustainable cities and communities - Città e comunità sostenibili. Al centro dell’opera un cervo, simbolo di fecondità, del rinnovo continuo della vita e dei ritmi di crescita.