ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Venerdì, 26 Ottobre 2018 08:26

Taranto - Tra cuore e cervello, il mondo degli anticoagulati tra esperti, nel convegno AIPA

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Ci sono cose che un cronista fa volentieri quando, per esempio, si parla di salute e benessere e si ascoltano medici specialisti preparati su un tema particolare che attiene alla nostra vita e a quelgrovigliodi autostrade, semafori e ponti che attraversa il nostro liquido vitale: il sangue.

L'AIPA di Taranto diretta da Gigi D'Ippolito che ha organizzato il convegno del quale abbiamo dato annuncio l'altro ieri pomeriggio, raccoglie i pazienti anticoagulati, quelli a cui vengono somministrati anticoagulanti e ai quali è richiesta l'analisi del sangue per misurare il tempo di protrombina. 
"Time"  "Team" sono due parole inglesi, con le quali ha chiuso il suo bell''intervento Saverio Internò, dirigente del reparto di neurologia in riferimento al fattore tempo e al lavoro di squadra per affrontare l'ictus, quel cortocircuito improvviso che attacca la centrale operativa del nostro corpo. 
Perchè, e qui lo specialista è stato molto chiaro e puntuale, è lo Stroke unit, questa centrale operativa presente a Taranto messa disposizione del malato, la risposta più celere per l'ictus poiché più tempo passa e più una parte del cervello muore. Il fattore tempo è importante per vincere la gara, il medico ha molto insistito su questo punto, fino a mostrare un Pit stop della Ferrari. 
L'ictus è lo spettro da evitare e coloro che hanno avuto trombosi, ischemie ecc... devono sottoporsi a questa ricorrente trafila di controlli ogni 15 giorni, che non è certo come quella dei dializzati, ma è comunque tale da modificare lo stile di vita. Il controllo è legato al fatto che l'effetto degli anticoagulanti è molto variabile tra i diversi individui e può variare nel tempo anche per lo stesso individuo. 
In pratica, la quantità del farmaco necessaria per persona può essere molto diversa con dosi anche dieci volte maggiori tra un individuo e l'altro. Cambiando l'ordine di grandezza, la componente soggettiva è un elemento tanto rilevante che, per valutare l'efficacia del farmaco, è necessario fare riferimento non alla quantità assunta, come avviene comunemente, ma ad un esame di laboratorio che misura il tempo che il sangue impiega a coagulare (tempo di attività protrombinica). 

 

Il tempo di protrombina (TP) è misurato con l'indice percentuale INR (Index Normalized Ratio) che rappresenta l'indice più sicuro e corretto di cui disponiamo. 
Il convegno di ieri, nella carrellata dei contribuiti scientifici, ha ben descritto questo mondo, un milione di persone interessate - a Taranto sono 6500 - ci dice il dott Salvatore Bradamante, responsabile UOS Coagulazione ed emostasi Ospedale SS Annunziata, - dalla provincia dovevano venire a Taranto per fare l'analisi - Una transumanza giornaliera che diventava complicato gestire. Ora la storia è cambiata grazie a internet,  nelle videate si capisce meglio il cambiamento.
Prima
Dopo
L'utente resta nel suo comune e tutto ruota dentro una rete che consente di avere la risposta in tempi più stretti (prima era il pomeriggio, adesso dopo un'ora) e finanche via email sul cellulare, dopo aver risolto problemi di rispetto della privacy, Il  Dott Emilio Maria Serlenga, responsabile Centro Trasfusionale ospedale civile SS Annunziata, parla di un problema con l'Asl su questo aspetto da risolvere. Anche qui il fattore Time è stringente, prima so e prima modifico la quantità di farmaco da assumere in quel bilanciamento da osservare sempre per non rischiare il trombo se funziona poco o evitare emorragie se funziona troppo.
In questo sistema deve funzionare la sanità pubblica e la struttura deve essere efficace edefficienteGualtiero Polareti, da Bologna con la flemma emiliana, ha parlato del decalogo del paziente e della rete dove la formazione è importante. Anche del medico di famiglia, che in Emilia sta in questo servizio mentre per gli specialisti di Taranto il riferimento al medico di medicina generale appare una bestemmia. Del resto la riforma che riguardava queste figure è stata un flop proprio per la loro resistenza a non voler cambiare. 
Particolare attenzione anche ai dettagli. Giuseppe Casale, cardiologo Dirigente medico dell'ospedale di Castellaneta e dell’ambulatorio di cardiologia dell’ospedale di Massafra, ci ha fatto entrare nel cuore parlando di fibrillazione atriale e spiegando, a cuore aperto, dove il ponte crolla in questo meraviglioso oggetto della natura che pompa vita dentro di noi. Giuliano D’Andria, Dirigente Medico di Immunoematologia, si è soffermato sulle provette e su come raccogliere il campione senza rischiare di sbagliare, ha sottolineato come è rischioso il prelievo fatto dagli infermieri che vengono a casa, magari di estate con le provette sottoposte a cambi di temperatura. Vincenzo Speciale, Dirigente medicoimmoematologia e Medicina Trasfusionale, ha parlato dei malati oncologici e del servizio loro dedicato di anticoagulazione specificando che per loro è preferibile l'utilizzo di farmaci di nuova generazione con impiego sotto cutaneo e esami ogni sei mesi, essendo peraltro questa categoria di pazienti molto particolare e alquanto presente a Taranto anche fra i più giovani che non si possono stressare di più. 
 
Nuovi farmaci, per quelli che possono usarli, prelievi anche possibile con attrezzi digitali, qui proprio riferendosi alla puntura del dito, come per il diabete, la rete internet modello HUB e SPOKE, la cui illustrazione chiude la serata, rappresentano il nuovo modello della sanità tarantina, proiettata nel futuro,  questo va a merito della ottima squadra di medici presente; l'avvocato dirigente dell'Asl era assente, ma questo resta solo un dato di cronaca che non cambia il giudizio sulla bontà dell'iniziativa che è fiore all'occhiello dei pazienti interessati, molto interessati.
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