La norma prevedeva che l’informativa di reato avrebbe dovuto passare per scala gerarchica fino ad informare anticipatamente il Governo relativamente alle indagini in corso.
«Secondo questa norma, oggi dichiarata incostituzionale, nel gennaio 2017 il Capo della Polizia Gabrielli rimosse dal suo incarico il direttore della Polizia Postale Roberto Di Legami, in quanto non avrebbe informato né Gabrielli, né Renzi, dell’inchiesta relativa al cyberspionaggio che ha portato in carcere i fratelli Occhionero – dichiara Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) -.
Alla luce di questa storica sentenza è acclarato che Di Legami merita di essere rimesso al suo posto pertanto, chiediamo al Capo della Polizia Gabrielli di conferirgli nuovamente l’incarico. Questo – conclude Paoloni – per una questione di coerenza e, soprattutto, nel rispetto del principio di legalità».