Prosegue inarrestabile il quotidiano stillicidio di morti e infortuni, spesso dovuti alla scarsa sicurezza nei luoghi di lavoro e ad una cultura della prevenzione che viene solo praticata nelle intenzioni di pochi.
In attesa dei dati Inail e degli Osservatori che emettano i rapporti annuali, stando alle cronache, non diminuiscono gli infortuni, le morti e le invalidità. Casualità, destino cinico e baro oppure la solita omissione nelle più elementari norme di sicurezza?
Ribadiamo la nostra preoccupazione sul continuo ripetersi di episodi infortunistici nei luoghi di lavoro, sui quali riteniamo opportuno non tacere, convinti come siamo che, un paese che non si indigna di fronte alle stragi sul lavoro, non è un paese civile. Chiediamo la massima attenzione e mobilitazione delle Istituzioni per rilanciare la cultura della sicurezza e della prevenzione, in modo da contrastare gli eventi infortunistici e mortali nei luoghi di lavoro ancora dovuti all’inosservanza della sicurezza.