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Giovedì, 15 Novembre 2018 04:51

Adalberto Giazotto e le sue onde gravitazionali, la musica nascosta dell'Universo

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Domani è un anno che è andato via. Il suo nome non è tanto noto fuori dalla cerchia dei fisici sperimentali. Parlo di Adalberto Giazotto. Fu lui tra enormi difficoltà e insulti  - lo definirono anche folle -, a elaborare “lo strumento” , l'”antenna “ denominata VIRGO , per la ricerca delle onde gravitazionali.

Virgo è composto da due bracci di 3 km ciascuno, disposti ad angolo retto, nei quali circola un raggio laser. Il passaggio di un’onda gravitazionale viene registrato come un’alterazione della luminosità osservata. Le onde gravitazionali erano state previste da Einstein esattamente un secolo fa, ma sembrava una impresa folle riuscire a intercettarle. Gianzotto ha formato una schiera di fisici su questa manifestazione della materia in accelerazione forte , tanto che nel giorno della sua morte fu autorevolmente detto “ Ci ha mostrato come spostare le montagne per seguire la bellezza di un'idea”. Le onde gravitazionali furono intercettate l'11 febbraio del 2016 dagli americani con lo strumento LIGO ( Laser Interferometer Gravitational Observatory) uguale come concezione allo strumento messo, a punto da Giazotto. Il 14 agosto del 2017 fu VIRGO a Cascina (Pisa) , a registrare il segnale delle onde gravitazionali.

Anche tre giorni dopo, e questa volta derivavano da uno scontro che mai si era visto prima tra stelle di neutroni. Le onde registrate il14 invece provenivano dallo scontro tra due buchi neri . Scontro avvenuto a una distanza che va oltre la nostra Galassia (1,3 miliardi di anni luce dalla Terra . Un anno luce è pari a circa 9460 miliardi di Km). Nello scontro tra i due buchi neri la energia prodotta era pari a quella contenuta in tre stelle di massa uguale a quello del Sole. Giazotto ha ideato con lo strumento VIGO delle grandi orecchie, per osservare le onde gravitazionali ,che diventano significative e registrabili quando riguardano grandi masse che si muovono con grandi accelerazioni.

Quando una stella gigante muore può esplodere generando una supernova che produce una nebulosa con al centro un nucleo compatto che può diventare una stella a neutroni o un buco nero. La stella a neutroni, che in verita non è proprio una stella, ma somiglia a un pianeta; cioè ha una struttura molto solida. Un cucchiaio di stella,a neutroni eguaglia la massa di una montagna.

L'altro esito di una stella che muore ed esplode come supernova è il buco nero: un oggetto talmente denso che nulla, nemmeno la luce, può sfuggire alla sua attrazione Buchi neri, stelle a neutroni e supernove sono le principali fonti di onde gravitazionali. Una volta prodotte si diffondono in tutto l'Universo viaggiando alla velocità della luce e attraversano senza difficoltà alcuna la materia.

Le onde gravitazionali, in grandi quantità attraversano noi e la Terra, i vari pianeti, lo spazio intergalattico e addirittura onde gravitazionali provenienti dalla nascita dell'Universo. Il grande problema sta tutto nell'intercettarle.

Il grande Adalberto Giazotto è riuscito, a farci “ascoltare la voce” di queste onde che permeano tutto l'Universo. Le onde gravitazionali in buona sostanza sono oscillazioni dello spazio. Adalberto Giazotto ha consentito alla umanità, attraverso queste grandi orecchie che aveva ideato, di ascoltare nel silenzio assoluto il “ cinguettio di due buchi neri, il canto regolare di una pulsar, l'acuto di una supernova e il lontano boato del Bing Bang” . Questa rappresenta la musica nascosta dell'Universo, la sua colonna sonora. L'annuncio della scoperta delle onde gravitazionali fu accompagnata dall'Adagio in sol minore detto erroneamente di Albinone perchè in verità fu completato dal padre musicista di Giazotto diventando di “Albinoni-Giazotto”.

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