"Se trovano la localizzazione bene, altrimenti ci pensiamo noi" ha detto ieri a Napoli il ministro dell'Interno scatenando la dura reazione del collega di governo. E oggi un chiaro segnale al titolare del Viminale arriva dalla terza carica dello Stato che non le manda a dire. Ma Salvini ribadisce la sua posizione.
FICO - "In questa regione - scandisce Fico - vi assicuro, non si farà neanche un inceneritore in più, ma molti più impianti di compostaggio, raccolta differenziata e impianti di trattamento meccanico manuale". Secondo il presidente della Camera, "è uno schiaffo forte ai cittadini di questa città e di questa regione venire qui e dire che ci vuole un inceneritore per provincia, dopo le lotte fatte, dopo l'avanzamento delle nuove tecnologie''. ''In questa regione abbiamo bisogno di impianti di compostaggio, di trattamento meccanico manuale, di raccolta differenziata porta a porta, di riuso, riciclo e di riduzione a monte dei rifiuti. Se dopo tanti anni lo dobbiamo ridire, lo diremo ancora più forte e siamo pronti a lottare per questo", avverte Fico. Che commenta anche quanto dichiarato ieri da Salvini dopo il Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica: "Non mi piace che si arrivi qui e si dica al sindaco di Napoli di mangiarsi i rifiuti. Nessuno parla così al sindaco di Napoli, che comunque è il sindaco della Capitale del Sud Italia, e capitale fondamentale del Mediterraneo. Da questo punto di vista nessuno passa".
SALVINI - Ma sul tema dei rifiuti Salvini rincara e riferendosi alla polemica con Di Maio sugli inceneritori non usa mezzi termini: "Non c'è nel contratto? Vallo a spiegare ai bambini che si respirano la merda". "La percentuale di raccolta differenziata in Campania è quasi 20 punti inferiore a quella di altre regioni italiane - dice il leader della Lega - Nel 2016 la Campania ha esportato in Italia e in Europa 300mila tonnellate di rifiuti con una spesa per decine di milioni di euro. Da anni non ci sono interventi. Mi chiedo: qual è la soluzione per tutelare la salute dei campani, che peraltro pagano la tassa per i rifiuti? In Lombardia ci sono ben tredici termovalorizzatori che non inquinano ma producono energia e ricchezza: chi dice sempre e solo dei 'No' provoca roghi tossici e malattie". Con Di Maio "ieri sera abbiamo parlato a latere" dei rifiuti e della questione degli inceneritori, riferisce poi Salvini, e "chiedevo la nascita della terminologia tecnica 'una beneamata ceppa'". "Dicono no agli inceneritori, ditemi su qualcosa di sì - conclude il vicepremier - Ho passato la giornata a Napoli con la gente e i tecnici ed erano tutti molto preoccupati per la salute. Devi fare delle strutture" e "i termovalorizzatori li faremo, senza 'ceppa'".
CONTE - Sulla querelle tra Salvini e Di Maio riguardo agli inceneritori risponde il premier Giuseppe Conte interpellato dai giornalisti: "Lunedì saremo nella Terra dei fuochi, affronteremo il problema in modo organico e ne avrete di nuove". (Adnkronos)