ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Martedì, 20 Novembre 2018 21:59

Anticorruzione, governo Lega - M5S battuto al voto segreto

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Governo battuto alla Camera sull'anticorruzione. La maggioranza è andata sotto su un emendamento al ddl Bonafede votato a scrutinio segreto. A quel punto il capogruppo M5S Francesco D'Uva ha chiesto la sospensione dell'aula. Il presidente della Camera, Roberto Fico, ascoltato il parere dei gruppi, ha sospeso i lavori a Montecitorio per 30 minuti per poi convocare la conferenza dei capigruppo al termine della quale è stato comunicato che l'aula della Camera avrebbe ripreso l'esame del ddl domani alle 11.

L'emendamento al ddl anticorruzione a prima firma dell'ex M5S ora al gruppo Misto, Catello Vitiello, sul quale la maggioranza è stata battuta, depotenzia il reato di peculato. Tema sul quale, durante i lavori in commissione, Lega e M5S avevano manifestato opinioni diverse: favorevole il Carroccio, contrari i grillini. La maggioranza aveva dato parere contrario all'emendamento Vitiello. I voti a favore sono stati 284, i voti contrari 239.

Vitiello è stato espulso dal M5S per aver violato l'articolo 6 del nuovo Regolamento grillino, che vieta la candidatura di persone iscritte ad associazioni massoniche e, soprattutto, per non aver informato i vertici del suo passato.

"Voto in aula assolutamente sbagliato. La posizione della Lega la stabilisce il segretario. Il provvedimento arriverà alla fine come concordato dalla maggioranza", ha commentato immediatamente il segretario della Lega Matteo Salvini. "Quello che è accaduto oggi in aula è un fatto gravissimo. Così non si va avanti'', ha dichiarato D'Uva aggiungendo: ''Noi non salviamo i furbetti dalla galera. Chi ha votato Sì a un emendamento che va a favore dei delinquenti si sta assumendo una responsabilità enorme agli occhi dei cittadini''.

"Sono i fichiani che hanno votato a favore per mandare un segnale. Cercano una scusa per non votare il decreto sicurezza", ha detto ai cronisti Igor Iezzi, capogruppo della Lega in commissione Affari Costituzionali. "Non siamo stati noi'' a far andare sotto la maggioranza ha assicurato il capogruppo della Lega a Montecitorio Riccardo Molinari arrivando a palazzo Chigi dove da poco è terminato il Cdm.

"Con il governo battuto su un voto sul peculato è evidente che Lega e M5S non possono più stare insieme. I leghisti hanno tradito il patto di governo per salvare tutti coloro che hanno un processo per peculato. Brutta pagina politica che dimostra come la maggioranza su alcuni temi è geneticamente modificata. Un giorno il condono, un altro il dl sicurezza, poi gli inceneritori, oggi l'anticorruzione. Sono divisi su tutto e quando si affrontano i nodi cruciali dei singoli provvedimenti le enormi divergenze politiche e culturali vengono fuori", ha detto Francesco Boccia, deputato Pd.

"Riteniamo attraverso il voto segreto di aver garantito la libertà di espressione di quest'aula. Dopo giorni di giustizialismo manettaro, se oggi quest'aula si è espressa a favore del garantismo è nell'interesse degli italiani", ha commentato la capogruppo di Fi alla Camera Maristella Gelmini. (Adnkronos)

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