Lo ha confermato all'Agi Carlo Barlocco, presidente di Samsung Italia, a margine del Wow Business Summit organizzato dal gruppo coreano. All'evento ha partecipato anche il vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio. Che ha confermato il progetto del Fondo nazionale per l'innovazione.
Il filo conduttore del Samsung Wow Business Summit è stato il 5G. A che punto siamo?
L'Italia è a buon punto. Si è chiusa l'asta per le frequenze, sono partite e stanno partendo sperimentazioni in diverse cittá italiane, ci sono giá smartphone 5G. Sta quindi iniziando un percorso importante che cambierá il modo di comunicare e fare impresa. Ci sará una capacitá di gestione dei dati che non si era mai vista prima e che abiliterá l'accesso a servizi che oggi sono solo immaginabili ma non realizzabili. Samsung in questo momento è in una posizione privilegiata perché è una delle poche aziende al mondo che ha i tre pilastri per costruire il 5G, cioè componentistica, reti e smartphone.
Il 5G inizierá a vedersi nel 2019. Sará prima a disposizione delle aziende e poi dei consumatori. Con quali tempi?
Credo che 4-5 anni sia l'orizzonte per la massa di utenti, con una copertura totale e una serie di servizi che potranno far percepire la vera portata del 5G. Vedere il televisore in 4k o 8k è un'innovazione, ma non è quello che fará dire 'wow, è arrivato il 5G'. Ci saranno servizi che cambieranno le regole del gioco.
Ad esempio?
Pensiamo alle smart city, all'Internet of things e alla robotica. Cambieranno le linee di produzione e le auto connesse. Pensiamo alla medicina, dove i chirurghi potranno operare da remoto e portare un know-how di una sola persona nel mondo senza spostamenti fisici. Grazie alla robotica, uno specialista di Milano potrá operare, nello stesso giorno, tre pazienti in tre parti del mondo diverse.
Di Maio ha ribadito il progetto del Fondo italiano per l'innovazione, con una dotazione da un miliardo per spingere il venture capital...
È un passo molto importante, soprattutto in Italia dove mancano le risorse. Servono progetti innovativi, di lungo termine e affidabile. Tante volte si pensa che le aziende si spaventino per lo 0,5-1% in più di costi. In realtá si spaventano per l'instabilitá. Occorrono stabilitá economico-politica che permetta alle aziende di investire e di avere un ritorno nel lungo periodo.
Il ministro ha anche parlato di collaborazione pubblico-privato per spingere l'innovazione. Che interlocutore si sta dimostrando il governo?
Sentiamo che c'è concretezza. Abbiamo aderito alla call to action del ministero dello Sviluppo economico e parteciperemo al tavolo sull'intelligenza artificiale. Cercheremo di dare il nostro contributo in maniera trasparente. È importate fare e partire, non aspettare di avere la soluzione pronta al 100%, altrimenti finiamo nel solito errore di non partire per aspettare che sia tutto perfetto. Si può migliorare strada facendo. Se sono progetti concreti, attireranno i fondi e attiveranno la collaborazione pubblico-privato.
Il mercato degli smartphone stagna e anche Samsung ne sta risentendo. Come risponde il gruppo?
Continuando a innovare, negli smartphone e nell'intelligenza artificiale per creare un ecosistema. Abbiamo fatto una scelta: posizionarci in un segmento medio-alto che potesse garantire qualitá sufficiente per poter usufruire di tutti i servizi disponibili o che arriveranno presto, ci ha portato a perdere quantitá. Le aziende però non vivono di quantitá ma di profitti. A livello globale l'azienda va bene, siamo soddisfatti e restiamo di gran lunga i leader di mercato. In questo periodo abbiamo in corso una campagna molto giovane [quella dei Galaxy A, con protagonista Fedez, ndr] che sta riportando i volumi nella fascia media in cui avevamo sofferto.
Tra le novitá di quest'anno c'è lo smartphone pieghevole, svelato all'inizio di novembre a San Francisco. Quando arriverá sul mercato?
Sicuramente nel corso del prossimo anno.