Con tale atto si rilasciava il provvedimento favorevole di compatibilità ambientale e l’autorizzazione integrata ambientale (VIA/AIA) all’impianto di incenerimento e successivo recupero energetico dei fanghi in Massafra.
Il Tar – afferma il sindaco – accoglie tutti i motivi di ricorso del Comune tra i quali in particolare il mancato esame delle alternative al progetto, compresa la sua non realizzazione, e la violazione del nuovo piano regionale dei rifiuti che stabilisce un'area di rispetto di 2.000 mt. dall'area SIC ZPS Gravine.
Inoltre – continua Quarto - è stato respinto il ricorso incidentale della società proponente il nuovo impianto, mirato a richiedere la illegittimità del piano regionale dei rifiuti nella parte in cui ha stabilito misure restrittive inerenti alle zone di rispetto.
Il sindaco Quarto sottolinea come sia stata tenuta in considerazione la contrarietà alla realizzazione di impianti produttivi di emissioni insalubri, considerato che l’area massafrese rientra nel novero di quelle “ad elevato rischio di crisi ambientale”. Tale contrarietà veniva affermata dal Consiglio comunale il 22 novembre 2016, confermata dalla Giunta il 26 maggio 2017 e ribadita fermamente nel corso delle conferenze di servizio tenutesi in Provincia.
“Ora – conclude Quarto - i dirigenti della Provincia tengano conto per il futuro dei principi di diritto affermati nelle 36 pagine di sentenza del Tar.