ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Mercoledì, 13 Febbraio 2019 08:45

Disposta archiviazione per poliziotto di Guidonia che sparò e uccise due rapinatori

Written by 
Rate this item
(0 votes)

Paoloni (Sap): «Soddisfazione e rammarico» Costretto a sparare “dalla necessità di evitare un pericolo imminente per la propria vita”. Con questa motivazione il Gip di Tivoli ha disposto l’archiviazione per Nicola, il poliziotto eroe di Guidonia che nell’estate del 2017, sparò e uccise due rapinatori mentre era libero dal servizio.

In quell’occasione il Sap, a difesa del collega che finì indagato, promosse una raccolta fondi per aiutarlo a sostenere le spese legali.

«Siamo soddisfatti per quanto rilevato dal Gip – afferma Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap) – è stato riconosciuto l’uso legittimo dell’arma, considerato il pericolo cui era esposto il collega e la vittima della rapina. Allo stesso tempo – prosegue -, siamo anche rammaricati, perché nonostante l’evidenza dei fatti, il collega ha dovuto affrontare un processo durato quasi due anni e pagare spese legali di tasca propria, con tutto ciò che ne consegue quando si finisce indagati per fatti di servizio. Questo, ancora una volta – conclude -, ci porta a chiedere idonee garanzie funzionali per i colleghi che finiscono sotto processo per fatti di servizio, come la partecipazione dell’Amministrazione al procedimento penale con professionisti incaricati».

Di tutt'altro tenore un altro cominicato del sindacato autonomo di Polizia rispetto all'assoluzione del balordo che sputò a un poliziotto. «viene assolto perché l’agente era in borghese. Paoloni (Sap): «Sentenza che fa cascare le braccia»

«Alla luce di una sentenza del genere, non possono che cascarci le braccia». È il commento di Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap), a margine delle motivazioni della sentenza con la quale un antagonista è stato assolto dopo aver sputato addosso a un poliziotto durante una manifestazione. L’assoluzione è motivata dal fatto che l’agente fosse in borghese e quindi, secondo il giudice, l’antagonista non poteva sapere che quello dinanzi a lui fosse un poliziotto.

«In una manifestazione è chiaro che davanti a te ci siano altri antagonisti o poliziotti. Al di là del fatto che sia un collega o meno, sputare contro qualcuno non è sicuramente un gesto nobile e civile. Siamo del parere – prosegue Paoloni – che vada restituita dignità agli uomini e donne in divisa, riconoscendo loro anche il giusto rispetto. Per questo motivo chiediamo un inasprimento delle pene per i reati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Chi oltraggia una divisa – conclude – non offende solo l’uomo, ma offende l’Istituzione».

Read 992 times

Utenti Online

Abbiamo 1228 visitatori e nessun utente online

La tua pubblicità su Agorà Magazine