Print this page
Lunedì, 18 Febbraio 2019 19:36

Diciotti, Rousseau è già in tilt ​La farsa del voto dei 5 Stelle

Written by 
Rate this item
(0 votes)

Problemi tecnici sulla piattaforma grillina e l'inizio del voto slitta di un'ora. Caos sul quesito. Salvini: "Sono tranquillo" Le operazioni di voto sono già slittate di un'ora. Sulla piattaforma Rousseau era previsto un voto dalle 10:00 di questa mattina fino alle ore 19:00. Adesso il voto partirà alle 11:00 per terminare alle 21:30

Rousseau down. Troppe le persone connesse sulla piattaforma grillina, dove gli iscritti 5 Stelle sono chiamati a esprimersi sull'autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, per il caso Diciotti. Il boom di accessi al sito ha costretto i vertici del Movimento a posticipare di un'ora la votazione e a rinviare la riunione prevista prima della congiunta; l'assemblea deputati-senatori ad ogni modo è confermata. Al momento, la fine consultazioni è spostata dalle 19 alle 20. Sul blog delle Stelle è ancora riportato l'orario 11-20, ma entrando su Rousseau si legge che la votazione è attiva dalle 11 alle 21:30. Non è quindi assicurato che il verdetto della base sull'autorizzazione a procedere arrivi nel corso dell'assemblea congiunta, in programma a partire dalle 21.

Cambiata inoltre la formula utilizzata per lasciare agli iscritti 5S la decisione sul voto: la sostanza del quesito, che era stata oggetto di polemiche e precisazioni, resta invariata con il sì per negare l’autorizzazione a procedere e il no, che al contrario, apre la strada al processo per il responsabile del Viminale. Nel quesito tuttavia, rispetto alla formula utilizzata in precedenza, è stato aggiunto l'inciso “è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato” in caso di risposta affermativa e “non è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato” in caso di risposta negativa. La modifica, a quanto si apprende, è stata apportata in seguito alle frizioni che hanno accompagnato il post in cui veniva annunciato il voto. La nuova formula sembrerebbe finalizzata a rendere più chiaro il quesito. SALVINI - "Gli italiani sanno che ho agito per il loro bene e per la loro sicurezza" ribadisce Salvini su Facebook. "Anche gli ultimi dati mi dicono che ne è valsa la pena - aggiunge - da inizio anno 215 sbarchi contro i 4.856 del 2018, meno 96% (al 17 febbraio). E i rimpatri sono 795, quasi quattro volte gli sbarcati". Poi, da Ozieri (Sassari), sul quesito che è stato cambiato, osserva: "La gente sa leggere e decidere. Che votino con coscienza, sia i militanti che i senatori, io sono tranquillo di aver agito nel solco della Costituzione". "Io - conclude - vado avanti come un treno e non mollo di un millimetro, se pensano di spaventarci con qualche processo...".

DI MAIO - Il ministro del Lavoro da parte sua assicura: "Io da capo politico del Movimento sosterrò il risultato che verrà fuori dal quesito". Intanto "le persone voteranno come sempre - rileva - e decideranno gli iscritti che sono i grandi elettori del Movimento, lo conoscono da una vita, lo portano avanti sul territorio e sono perfettamente in grado di insegnare tante cose a me e di comprendere quel quesito e votare con coscienza".

CONTE - Intanto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte "smentisce di aver espresso, anche solo in modo informale una posizione o un commento in ordine alla consultazione in corso sulla piattaforma Rousseau. Quel che aveva da dire lo ha già dichiarato ufficialmente nel documento che è stato inviato al ministro Salvini e allegato agli atti che sono all'attenzione della competente Giunta del Senato. In particolare - viene puntualizzato all'Adnkronos - il presidente non intende in alcun modo influenzare le espressioni di voto degli iscritti, né tantomeno intende interferire nelle autonome valutazioni che spettano ai senatori".

GRILLO - E Beppe Grillo interviene sull'ironia con cui ha commentato il quesito per gli iscritti: "Da me solo una battuta, montata ad arte contro il M5S - scandisce - Piena fiducia nel capo politico Luigi Di Maio".

 GIORGETTI - Sull’autorizzazione a procedere per Salvini il governo non rischia, dice il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, a Milano. "Come ha detto Salvini, il governo va avanti per fare le cose fatte bene, non è questo che ci preoccupa".
 

Gli iscritti al Movimento oggi dovranno rispondere ad un quesito che ha già sollevato polemiche per la formulazione della frase che indurrebbe a votare "sì" in caso di "no" e viceversa. Il quesito presentato sulla piattaforma è questo: "Il ritardo dello sbarco della nave Diciotti, per redistribuire i migranti nei vari paesi europei, è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato?

- Sì, quindi si nega l'autorizzazione a procedere
- No, quindi si concede l'autorizzazione a procedere".

A questa formula è stato aggiunto, in mattinata, un inciso: "...è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato'' in caso di risposta affermativa e ''non è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato'' in caso di risposta negativa.

Read 991 times