ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Sabato, 23 Febbraio 2019 05:53

Torna il fascino del vinile, la nostra musica degli anni '60

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Noi che, comincia cosi ogni frase dei tormentoni passatisti della nostra generazione. C'è una cosa, però, che più di ogni altra ci intriga davvero: il nostro rapporto con la musica che era l'anima degli anni '60.

Il primo approccio fu la radio, già matura da qualche decennio, quel mobile di legno e vetro e le manopole di plastica biancastra che catturavano l'etere passando da onda su onda, come direbbe Bruno Lauzi. La musica per noi è lo spartiacque tra ere geologiche e soprattutto specchio di quel boom economico che i Millennial Generation non conoscono - anche se tutti gli osservatori economici lo auspicano per il futuro -. Difatti è con la crescita veloce dell'economia che arriva il primo cerchio nero di 18 centimetri, che faceva 45 giri in un minuto e che rappresenta il primo occhiello verso l'armonia. Aveva la prima canzone nella copertina, quella che attirava il pubblico e poi, come la faccia nascosta della Luna, nel retro c'era un altro pezzo. Durata di ogni pezzo 4 minuti. Era iniziata l'era del vinile che può davvero indicare una generazione. E anche per la riproduzione, nel massimo sviluppo del disco a 45 giri, negli anni 60/70, si arriva al giradischi, nuovo oggetto del salotto e per le gite fuori porta il mangiadischi. La stagione del 45 giri s'impatta con quella dei 33 giri, che assumono quel termine inglese "long playing" (abbreviato con LP). 

Sono raccolte di brani, non più singoli pezzi e si entra nella fase più sofisticata della riproduzione che anche oggi, nonostante la rivoluzione copernicana della tecnologia, affascina e non è un caso che si voglia tornare indietro in questo mondo del vinile. Nelle raccolte c'è il fascino degli artisti e anche enciclopedie della musica, delle colonne sonore dei film, della musica classica. Anche le consolle di riproduzione domestica diventano più importanti con la dimensione stereo degli apparati. 

Ma dal 1963 era comparsa anche la musicacassetta che aveva superato il mangiadischi e ripropone in piccolo con la registrazione su nastro delle raccolte musicali. Come si vede la strada è in discesa perché ci saranno le minicassette antesignane degli MP3. 

Si può dire che il nuovo millennio dal 2000 impone il passaggio al digitale con la massiccia diffusione di nuove tecnologie digitali come lettori mp3memorie flash e masterizzatori DVD, così l'utilizzo del nastro magnetico diminuì rapidamente. 

Fino alla scomparsa. Ma oggi che tutto appare digitale anche instreaming, torna il fascino del vinile, segno che una generazione ha lasciato un segno che è difficile far svanire. 

Chi può dimenticare le vetrine che erano mostre di fotografie del mondo dello spettacolo. E proprio a queste immagini si rifanno le iniziative di questi giorni di una generazione che si racconta. 

E quel fascino del vinile che ritorna rimette in gioco una generazione e mica è poco.

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