ANNO XVIII Aprile 2024.  Direttore Umberto Calabrese

Lunedì, 31 Agosto 2015 13:17

Grosseto - Pedalata longa per i diritti umani In bici da Milano a Roma

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"Il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famìglia umana e del loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della  pace  nel  mondo"

L'idea di questa manifestazione nasce per sensibilizzare ed informare l'opinione pubblica sulle tematiche dei Diritti Umani.

Lo scopo che si prefigge è quello di far conoscere, soprattutto ai giovani, l'importanza della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, documento che ha sancito i diritti fondamentali di ogni individuo, forse il documento più importante mal scritto dalla società moderna. L'Intento è di sollecitare le amministrazioni comunali, provinciali e a livello nazionale, a reintrodurre nelle scuole un momento di incontro per la discussione e la conoscenza di questa importante Dichiarazione che si avvia ormai al compimento del suo 66 anniversario e la cui applicazione, urge, oggi più di ieri

Sicuramente non farebbe altro che arricchire il bagaglio umano delle nuove generazioni e sarebbe un mezzo in più per combattere quelle realtà difficili che ormai quotidianamente irrompono nella nostra vita, come il bullismo giovanile sia maschile che femminile, l'omofobia, la segregazione e la ghettizzazione degli immigrati, e tutti quei fenomeni che nascono dall'ignoranza e dafla mancata consapevolezza del rispetto dell'individuo, come sancito nell' articolo 1:

Dichiarazione Universali dei Diritti Umani

Art. 1

"Tutti gli essere umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione di coscenza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito e fratellanza".

L'iniziativa si svolgerà con una pedalata individuale in solitario di Vittorio Barbanotti, che partirà il 15/09/2015 dalla città di Milano con destinazione la città di Roma il 29/09/2015 con un percorso di circa 1000 km.

Tale percorso sarà suddiviso in 15 tappe, che andranno a toccare 15 città:

 

Piacenza, Parma, Modena, Cavezzo ( MO ), Reggio Emilia, Bologna, Vermio, Firenze, Livorno, Castagneto Carducci, Follonica, Grosseto, Montalto di Castro, Cerveteri, Roma.

Auspichiamo che le varie amministrazioni comunali, oltre al patrocinio di questa iniziativa vorranno aprire un tavolo di discussione, magari in consiglio comunale, per poi sottoscrivere all'unanimità l'appello (allegato).

L'iniziativa è organizzata dal Comitato Diritti Umani di Milano e verrà portata a compimento dal responsabile del Comitato Sig. Vittorio Barbanotti.


La partenza avverrà da una sede ancora da definire, probabilmente dalla Piazza antistante Palazzo Marino, nel 2015 verso le ore 10/10,30 del 15 Settembre ed attraverserà interamente la città di Milano fino a Piazza Corvetto. Da qui si procederà per la via Emilia per arrivare nella città di Piacenza, per la prima tappa. La media sarà di circa 20 KM orari anche per tutte le altre tappe successive fino ad arrivare a Roma in Piazza Montecitorio nella mattinata od ai massimo nel primo pomeriggio del 29 Settembre 2015 dove consegneremo l'appello (firmato da tutte le Amministrazioni Comunali attraversate dalla Pedalata Longa), ad un rappresentante del Ministero della Pubblica Istruzione, con l'Intento di chiedere che In tutte te Istituzioni Scolastiche possa rientrare od entrare EX NOVO l'insegnamento della tematica dei Diritti Umani.

 

L'Iniziativa verrà portata a compimento con qualsiasi agente atmosferico, vento e/o pioggia, l'unica cosa che potrebbe impedirne una qualsiasi tappa o ritardarne la partenza o arrivo, sarebbe solamente il manifestarsi di bufere o grandinate.

 

Nel Progetto di questa "" Pedalata Longa per i Diritti Umani "" è chiaramente evidente che le Province e i Comuni che vorranno aderire, contemporaneamente alia sottoscrizione deU'appello nelle Giunte o nei Consigli Comunali, devono comunicare ai riferimenti sotto riportati la persona alla quale fare riferimento per le necessarie comunicazioni organizzative.

Auspichiamo inoltre che ad ogni tappa, ci siano Gruppi Sportivi od Associazioni che desiderino accompagnare Vittorio per alcuni kilometrì o per una intera tappa, soprattutto negli ultimi kilometri per dare una maggiore rilevanza all'iniziativa e consegnare insieme l'appello al rappresentante del Ministero.

 

Settembre 2015

APPELLO  PER L'INTRODUZIONE DELL’INSEGNAMENTO DE! DIRITTI UMANI NELLE SCUOLE

I Diritti Umani sono universali, indivisibili e interdipendenti. Come affermava Norberto Bobbio, i diritti civili e politici senza i diritti economici, sociali e culturali sono vuoti. Ciò significa che non vi è gerarchia tra di essi, in quanto sono tutti ugualmente necessari per la libertà e la dignità di ogni essere umano. Ottenere i diritti per tutti significa anche e soprattutto promuoverli e proteggerli attraverso una pratica quotidiana, che richiama la nostra responsabilità individuale e collettiva.

IImondo in cui viviamo è attraversato da enormi contraddizioni e da crescenti disuguaglianze sociali. Fame, miseria e guerre costringono milioni di esseri umani a cercare fortuna e speranza di vita lontano dai propri paesi d'origine, spesso in viaggi lunghi e pericolosi, in troppe occasioni nelle mani di trafficanti e a costo della vita stessa.

Ma non possiamo e non dobbiamo rimanere Inerti di fronte a questi drammi che si consumano all'estero e in casa nostra, in occidente e in Italia. Sabino Cassese, chiude il suo libro «Il sogno dei diritti umani» con un messaggio di speranza: «Malgrado la crescente diffusione della cultura del diritti umani, la violenza ci assedia sempre di più, ogni giorno, e le prevaricazioni, gli arbitri e gli abusi della nostra vita e della nostra mente sono sempre più frequenti. Bisogna disperare? Credo di no, soprattutto se guardiamo al diritti umani nella toro dimensione storica e cerchiamo di vedere le differenze con II passato».

E1 altrettanto Indubitabile che il percorso di affermazione del diritti umani nel mondo sia un tragitto tutt'altro che lineare, dove a piccoli passi avanti, fatti non solo di convenzioni e trattati internazionali ma anche di una cultura del rispetto delia dignità delie persone che sempre più si afferma nelle nostre società, si contrappongono numerosi passi indietro. Quando parlo di passi indietro penso non solo alle guerre e alle grandi crisi internazionali ma anche a realtà vicine alla nostra esistenza quotidiana, nel confronti delle quali non dobbiamo voltare la testa. La crisi economica che stiamo vivendo e di cui non si vede ancora ta fine ha allargato if divario sociale e creato nuove povertà. Alla mancanza di lavoro e alla disoccupazione giovanile, che ha raggiunto ormai livelli allarmanti si aggiunge un'emergenza abitativa assai grave nel nostro Paese, dove la bolla della speculazione edilizia regredisce a livelli non sufficienti per garantire II diritto alla casa. Assistiamo ad un degrado sociale materiale e culturale  progressivo. Basti, pensare, ad esempio afta situazioni dei molti campi Rom che sorgono ai margini delle nostre città, dove le condizioni di vita sono inaccettabili per una società democratica. Alla condizioni di molti migranti, sia regolari che irregolari o, semplicemente, rifugiati non accolti e abbandonati al loro destino. O, ancora, alla condizione delle nostre carceri, dove vige una situazione di {(legalità strutturale; agli episodi di tortura, che ancora si verificano nel nostro paese, alla violenza sulle donne e al femminkidio, al crescenti fenomeni come l'omofobla e fi bulllsmo nelle scuole, il linguaggio violento in politica e sui social network.

i passi in avanti da compiere sono ancora moltissimi per trasformare l'affermazione dei diritti umani in quanto valore a pratica quotidiana delle Istituzioni e delle singole persone. E* Indispensabile che una formazione sui diritti umani avvenga fin dalla scuola, dal bambini e dai ragazzi che vivono nei nostro paese: per abituarli fin dal primi anni di vita al rispetto dell'altro, al dialogo, al confronto culturale, alla tolleranza, alle differenze. E dall'altro è ormai imprescindibile che 11 nostro paese si doti di alcuni strumenti normativi per trasformare la tutela e la difesa dei diritti umani da impegno Ideale a prassi istituzionale. Prima, tra tutte, l'istituzione in Italia di un'autorità indipendente per la promozione e protezione dei diritti umani, conforme ai principi di Parigi, cui le Nazioni Unite da tempo ci chiamano. Cosi come la legge contro la tortura che il nostro paese ancora non ha: nonostante II Parlamento abbia approvato l'Opcat (11 protocollo opzionale delia Convenzione contro la tortura), ancora non si riesce ad Introdurre tale reato nel nostro codice penate.

Promuovere la cultura dei diritti umani nelle scuole, allinearci alle convezioni internazionali e realizzare strumenti a protezione di essi, rappresenterebbe un concreto passo in avanti per trasformare 1 diritti umani in realtà.

SCHEDA

Vittorio Barbanotti

Presidente Comitato Diritti Umani Milano

Anni ( quasi ) 63, cardiopatico con velleità sportive, che si descriverebbe in una sola citazione.

"un diritto non e altro che l'aspetto di un dovere"

Dopo anni di battaglie, e mille altre campagne sulla solidarietà, è stato anche premiato con la medaglia d'oro dalla provincia di Milano {23 Dicembre 1997), per il suo coinvolgi mento diretto nella battaglia sui diritti civili.

Volendo impegnarsi in modo più concreto per divulgare ed informare ie nuovo generazioni, suli'importanza ed il rispetto delf'individuo. E preso atto che umanamente si può sempre dare di più, a deciso di organizzare un evento che unendo sport ed informazione civica porterà in alcune provincie italiane la sua testimonianza, promuovendo un iniziativa tanto semplice quanto impegnativa,

A far si che possa nascere una sensibilizzazione ed un interessamento intorno alla tematica di una cultura sul e per i Diritti Umani e to stimolo a riportare in tutti gii Istituti scolastici, fino a partire da quelli Elementari, momenti di incontro, discussione, dibattito e conoscenza della tematica sui Diritti, con più e svariati modi.

Come detto nella prima riga di questa presentazione della persona , Vittorio Barbanotti ha 62 anni, avendoli compiuti il 2 Giugno del 2014 e nel Giugno del 2008 ha subito un intervento chirurgico per l'instailazione di una valvola meccanica Aortica r al momento che metterà in essere la pedalata, sarà vicino a! compimento del suo 63 anno d'età .

Porterà a compimento questa sorta di impresa, attraversando 15 città, nelle quali si augura di incontrare ie varie amministrazioni comunali e far si che esse condividino l'appello da presentare ai Ministero della Pubblica Istruzione, le quali spera che al momento del suo arrivo nelle città, organizzino a loro volta momenti di incontro e discussione sul tema e così si facciano anche loro promotori e promotrici a favore dei Diritti Umani, inoltre che diano conseguentemente il loro Patrocinio /Contributo.

Vittorio Barbanotti, ha sempre creduto che lo Sport, se vissuto soprattutto con amore e passione , possa essere un mezzo straordinario per trasmettere e far conoscere quei valori che sono fondamentali non solo per il nostro presente e futuro ma anche per una analisi di quello che è stato il passato di ognuno di noi, come i valori del rispetto di ognuno di noi e per questo desidera impegnarsi per una conoscenza e diffusione dei Diritti Umani.      PATROCINIO  -   A.ge., Agedo, agenzia 0eua pace, agesct, anfaa, anolf, antigone, archivio disarmo, archivio immigrazione, arci, arcigay, articolo zi, asci-associ azi one studi giuridici sull’immigrazione, associazione campanari d'arrone, associazione eleonora pimento., associazione astro nascente, assopace, associazione senza confini, ato-quarto mondo, alici, auser, banca etica, be free, casa dei diritti sociali, cgil, chiama l'Africa, ciai, cipax, c1psi - coordinamento di iniziative popolari di solidarietà internazionale, cir-cqnsiguo italiano rifugiati, cisl dipartimento politiche migratorie, cismai, cisp-comitato internazionale sviluppo dei popoli, cittadlnanzattì va, comitato per ! Diritti umani. Comitato singh mohinder, comitato unrwa italia, ofsabled peoples' international (dpi) italia, donne in nero, ema, federazione chiese evangeliche, federazione italiana per il superamento deu’handicap (fish), fondazione centro astalu, fondazione internazionale don luigi di uegro, fondazione basso-sezione internazionale, fondazione labos, fvgs, giovani per un mondo unito, gruppo martin su ber, ics-consorzio italiano di solidarietà msmas-tsdtuto internazionale scienze mediche antropologiche £ sociau, ims -international medicine society, intersos, intervita, irma, istituto cooperazione economica internazionale, istituto di medicina del soccorso, laboratorio diritti umani, la gabbi aneua, law-legal aid worldw1de, légam&lente, lega internazionale per i diritti e la liberazione dei popoli. Ubera, med.ea, medici contro la tortura, medici per i diritti umani, movi mondo. Oltre babele, ossigeno per l'informazione, paxchr1st1, ponte della memoria, pro.do.c.s., progetto continenti, rete educare al diritti umani, s ave the children italia, terre des hommes, ubi minor, udi-unione donne in italia, uil, unicef italia, unione forense per la tutela dei diritti umani, un1ts, vsdes internazionale, vis-volontariato internazionale per lo sviluppo, wilpf-women's international league por peace and freedom, and with the collaboration of amnesty international, focsiv, mani tese, meoici senza frontiere.

 

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