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Martedì, 19 Marzo 2019 06:12

«La discarica di Corigliano d’Otranto, seppur ultimata, non è in funzione», interrogazione di Liviano

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La difficile situazione ambientale che sta attanagliando sempre di più la città di Taranto, alle prese con un incremento dell'inquinamento i cui dati allarmanti sono stati resi noti nei giorni scorsi dall'associazione ambientalista Peacelink e che sono stati al centro anche di un'audizione in Regione dei direttori generali di Arpa Puglia e Asl Taranto,

“rischia di peggiorare ancora di più dalla presenza sul territorio provinciale di numerose discariche nelle quali, come se non bastasse, vengono conferiti i rifiuti di altre province pugliesi e, soprattutto, dal Salento in virtù dell'esistenza di altre discariche non operative site in altre province”.

A evidenziare la criticità della situazione (“se ci sta a cuore la lotta all’inquinamento prodotto dall’Ilva non possono non esserlo anche le conseguenze nefaste provocate dalle discariche") è il consigliere regionale Gianni Liviano il quale ha inteso interpellare il presidente del Consiglio regionale e della Giunta regionale, Mario Loizzo e Michele Emiliano, nonché il presidente e direttore generale di Ager Puglia, Gianfranco Grandaliano, con una interrogazione urgente a risposta scritta.

Il consigliere regionale tarantino, infatti, sottolinea come nel versante leccese, così come dichiarato il 12 settembre del 2017 dall'allora commissario ad acta e oggi direttore generale dell'Ager, Grandaliano, “la discarica di Corigliano d’Otranto, seppur ultimata, non è entrata ancora in funzione”.

Per questi motivi, Liviano nell'interrogazione chiede di sapere “quando sia stata ultimata la discarica di Corigliano d'Otranto, quali siano i motivi ostativi per i quali risulti tuttora non essere entrata in funzione; se nel bando di gara di tale opera fosse stata prevista l’individuazione del sito dove la stessa è stata realizzata; quale il costo di conferimento stabilito presso la discarica; quali i quantitativi e i specifici costi di conferimento presso altri discariche, oltre a quelli relativi ad eventuali trasporti necessari per supplire a tale mancata apertura; quali gli importi di eventuali costi di gestione sostenuti per la discarica”.

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