Di fatto è tagliato fuori tutto il Salento e, cosa più rilevante, Brindisi con il suo aeroporto (denominato del Salento) che è stato ritenuto dal Consiglio dei Ministri di “interesse nazionale” per le sue ottime performance e il porto che, al netto delle sue potenzialità e della sua storia, mostra importanti sintomi di ripresa. Quindi, non sono state tenute in debito conto due rilevanti infrastrutture di caratura nazionale. Di fatto, vengono danneggiate e con esse l’intero territorio salentino.
Sì Democrazia ritiene incomprensibile e gravemente penalizzante tale scelta.
Sì Democrazia aveva presentato nei giorni un Ordine del giorno – poi trasformato in mozione e approvato all’unanimità – sulle necessità di completare il Corridoio Baltico-Adriatico, coinvolgendo tutta la dorsale adriatica, facendolo giungere sino a Brindisi. Questa decisione di Trenitalia è perciò, concettualmente e praticamente, in netto contrasto con tale idea propositiva.
Invitiamo tutte le forze politiche e istituzionali a costituire un fronte comune affinché Trenitalia riveda i suoi programmi e per sensibilizzare il Governo perché faccia sua le preoccupazioni che si stanno levando su tale argomento.
Consideriamo opportuna, condividendola e aderendo, l’iniziativa del Nuovo Quotidiano di Puglia sulla raccolta di firme e crediamo che iniziative analoghe debbano essere prese da altre testate per dare maggiore voce alle preoccupazioni di un intero territorio.
Brindisi - Sì Democrazia